Un piede dopo l'altro, sul sentiero del Col di Nannaz, storcendo di tanto in tanto la testa per osservare il muscolo del polpaccio guizzare e compiacermene. Una fuga convulsa saltando tra le rocce, senza fare attenzione, potrei inciampare in ogni momento, mentre il sangue pulsa furioso nel cervello. Al posto dello zaino, un fardello pesante come un macigno, zeppo di litigi, di scontri, di lacrime e dissapori, di paure e di desiderio di libertà. Non sono mai sola, c'è sempre qualcosa di cui mi devo occupare, asciugare una lacrima o placare una discussione, e per prendermi un momento mio devo elencare buone ragioni per ore. Fuggo da doveri, imposizioni, dalle ore di studio, da convenzioni soffocanti, dal desiderio di cultura spesso deluso. Fuggo da te, che quanto più più mi sei vicino tanto più mi fai male. esaustami fermo, semicongelata, a metà strada. Per la prima volta mi giro. Il Cervino, e la diga di Cignana, con un'isoletta che non avevo mai notato.
Commenti vi prego:-)
Voglia di fuggire ... tanta; desiderio di non essere sempre io ad occuparmi del resto della famiglia ... tanto; desiderio di qualcuno che si prenda cura di me ... tanto. La borsa del pc portatile è appesantita dai problemi di lavoro.
RispondiEliminaMa fuggire non posso ... e non voglio: a 27 anni o impari a fronteggiare la vita o soccombi. Io ho scelto di vivere, con tutto ciò che questo comporta, gioie e fatiche, sapendo che - se ti guardi indietro - c'è sempre una roccia, un Cervino (io preferisco pensare al Gigante di Pietra, il Monviso, che vedo ogni mattina dalla tangenziale) e un'isoletta di tranquillità che - prima - non si era notata.
Coraggio, Stella Solitaria, a 18 anni come a 27 la vita è bella e vale la pena di essere goduta in pieno. E il tuo amore per la montagna è segno di una forza grande, di coraggio nell'affrontare la salita ...
Come ben sai "tutti vogliono essere in cima alla montagna, ma non sanno che il bello sta proprio nel salire".
Gran bel commento, grazie. Questo pezzo sta per partire per un concorso...
RispondiElimina