Amore mio, e voi tutti che mi siete vicini, o semplicemente mi leggete, ho pensato. Ho pensato a questo mondo, ho pensato alla vite stroncate. Oggi a Finale sono annegati due uomini. Sei lì, vai a fare un bagno in mare perchè ti va e via, non ci sei più. E io mi lamento. E io ho paura. Di guardare avanti, di abbandonare questo mio dolcissimo ricordo, di crescere, di fare da sola. Diceva Alain, nel buio, la vita è fatta di momenti, e quanto non avrai più momenti è solo perchè sarai morta. Ed è vero. Voglio vivere questi momenti, voglio ringraziare quel qualcosa che fa sì che ogni giorno possa aprire gli occhi su questo mondo, possa sentire il profumo dei fiori e guardare le montagne, posso indignarmi e litigare, posso piangere, posso passarmi la mia vita, farvela sentire in queste righe o in un abbraccio. Posso essere con voi e amarvi, ed essere con me stessa, coccolarmi e insultarmi per la debolezza e l'ingenuità. Posso soffrire, perchè si soffre, posso sentirmi abbandonata perchè la vita è fatta di separazioni, posso amarti e non averti accanto perchè per te è meglio così, e di nuovo odiarmi perchè ho sbagliato. Posso giocare e insinuare, posso far ridere,posso farmi desiderare e romper le palle per gioco o per disperazione. Posso prendere in giro per affetto. Posso camminare sotto il sole. Posso aver paura della nuova vita, Parma, l'Università, la fuga dal nido. Posso desiderare una borsa o delle lenzuola nuove. O delle scarpe. Posso mangiare lo zucchero filato e gettarlo via dopo due morsi. Posso leggere e riflettere. Posso sentire la tua mancanza, posso cercarti di notte nel cuore o nel buio. Posso risentire capelli morbidi sotto le dita. Posso coccolare bambini morbidi su un telo da mare.
posso vivere. Ci sono, e voglio continuare questo gioco, e sono ricca, da morire. E non mi beffo della morte e non la temo, la rispetto in silenzio. E questo post è la scoperta dell'acqua calda, ma cosa volete, va così stasera, in quel di Finale, paese sconvolto. Fino all'alba di un nuovo giorno. Poi, incredibilmente e per fortuna, lo sciabordio delle onde di quel mare che tanto temo e osservo volentieri dalla collina, porterà via la giornata di oggi, e un pezzo di vita.
Il Dio dello scrivere mi perdonerà per l'abuso di retorica. n
Dal nido bisogna staccarsi per poter volare da soli.
RispondiEliminaCiao
Fino
perchè dici retorica? hai scritto quello che ti andava e come ti andava. E poi è bello ciò che hai scritto.
RispondiEliminaluigi
Fino : sto per staccarmi. manca poco
RispondiEliminaLuigi: mi hanno criticato l'iterazione dei "posso" , e lo sciabordio delle onde finale
Fino : sto per staccarmi. manca poco
RispondiEliminaLuigi: mi hanno criticato l'iterazione dei "posso" , e lo sciabordio delle onde finale