martedì 15 luglio 2008

Ciao, zia

Piccola, vecchia, bianca. Confusa, ultimamente. Ti spiegavo chi ero salendoti le scale davanti, quando scendevo, magari due minuti dopo, mi scambiavi per la fidanzata di papà, un'amica. Sapevi di chi potevi fidarti e di chi no. Facevi confusione, sì, ma eri ironica. Stavano attenti, ti portavano da mangiare perchè il gas non l'avevi più, te l'avevano tolto. Poi la casa di cura. Poi l'ospedale. E ora, che sono al mare a fare la baby sitter, non posso nemmeno venirti a salutare. Ciao, Zia.

Nessun commento:

Posta un commento