venerdì 24 ottobre 2008

23 ottobre 2008

Il treno lascia piano la stazione di Asti, specchiandosi nel buio delle finestre dei palazzi circostanti. Mi piace viaggiare di sera, il tempo vola, in una dimensione diversa dal reale. Una bottiglia di Sprite rotola sotto i sedili, una ragazza la respinge con un calcio. Dei passi dietro di me, allungo la mano per tenere la borsa; è il capotreno, mi sorride comprensivo. Il treno riprende la sua corsa e si scontra con altri due, uno a destra e uno a sinistra. E incurante sprofondo nel sedile, con l'ipod. E non avrò paura se non sarò bella come dici tu....


Ma ora basta sporcare carta, siamo in arrivo a Torino Lingotto. E per una volta, nel buio, quasi mi dispiace

4 commenti:

  1. Hai ragione. Viaggiare di notte, in treno, da una strana sensazione. Sarà forse quell'andare regolare, monotono, che aiuta a sprofondarsi nei pensieri.
    A me capita di non sentire nemmeno le decine di telefonini che squillano incessantemente, le voci sguaiate che rispondono. Di notte, in treno non senti niente se non quello che c'è in te e ci stai beatamente in quel viaggio, anche se è lungo.
    Ciao

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  2. La citazione da De Gregori ci sta molto bene.
    Buon week end
    Fino

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  3. La citazione da De Gregori ci sta molto bene.
    Buon week end
    Fino

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  4. era quello che stavo ascoltando....non è cercata! :)

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