La Pazza riposa, vaga di notte e sogna al mattino.
Anche Dostoevskij è stato in Siberia, lo zar capriccioso non lo volle morto, e ordinò fosse condannato ai lavori forzati. E sotto gli occhi del povero Fedor, il plotone abbassò i fucili, al sorgere del sole.
E al tramonto si sogna di Pazzi, vomitando serpenti già baciati
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