Mio fratello ha iniziato la prima media in quello che una volta era l'istituto per ciechi di Torino, tra l'altro citato da De Amici in cuore; oggi è una scuola aperta a tutti, specializzata nel sostegno ai portatori di handicap. I bambini disabili partecipano a speciali laboratori, sono appoggiati a tempo pieno, cosa che spesso non accade nelle scuole "normali". Il mio piccolo è stato iscritto lì perchè è un'ottima scuola e per ragioni di comodità; in più ha l'opportunità, io la ritengo tale, di stare vicino a bambini meno fortunati di lui, di aiutarli, di conoscerli, difortificarsi. Allo stesso modo, apprezzo la presenza nelle classi di bambini stranieri, si ha la possibilità di confrontarsi con culture, problemi, pensieri diversi. Ma è importante che prima imparino bene l'italiano, in classi speciali, per evitare rallentamenti e disagi
Il multiculturalismo è una realtà con cui bisogna confrontarsi.
RispondiEliminaSugli alunni stranieri ho scritto un post.
Buona serata
Fino