venerdì 26 dicembre 2008

26 dicembre

Santo Stefano è la giornata più stupida dell'anno, non è nè Natale nè il mio compleanno


Sentite scuse a tutti i lettori che si chiamano Stefano

lunedì 22 dicembre 2008

Ritrovarsi

E il principe azzurro spalava la neve, coi capelli bianchi e la barba grigia

Auguri di compleanno

Che tu possa avere un libro e una stufa accesa. Una penna tra le dita e tanta carta bianca. Corse sulla neve e tagli di lamine tra le dita. E una pizza ed una birra, e una festa ed una cena. E un errore ed un rimedio. E una risata e una confidenza nel buio. E odore di famiglia, e profumo di rose fresche. E un'anima strana e complessa, perchè le persone normali non sono interessanti. E un amore sotto la luna. E un caffè senza zucchero e un sorriso dolce. E una fanciulla come vuoi tu. E silenzio di cicale, e un'estate di vento tra i pascoli, e un volo e una valigia


Che sia come lo meriti, come lo sogni. Che sia come vuoi tu


E che una ragazza con gli occhi azzurri e le unghie scure continui a scriverti, a scrivere per te, a volerti bene :)


Buon compleanno, Alain

lunedì 15 dicembre 2008

Detto

Finalmente l'ho detto. Dopo mesi. "Ti voglio bene". Voler bene per le parole dette, per quelle scritte. Per quelle immaginate e poi trascritte in una storia senza finale. Per un ricordo gigante che non diventa piccolo come gli altri, confinato nel suo spazio in fondo al cuore. Sentire una presenza sottile, un filo trasparente. Sentirsi dentro le parole, sapendo benissimo che per te vogliono dire qualcos'altro, ma va bene lo stesso. Accendere il pc e trovarti lì. Gettare il cappotto per terra e piangere disperata per la morte della speranza e trovarti lì. Ma non puoi ascoltare, puoi solo leggere.


E non è strano, non è sbagliato, non fa male. é bello

Dopo aver sofferto tanto....

Images "Ma tu ti fidi?" "no"


ecco, è questo il problema. La sofferenza fortifica, fa crescere. Soffrendo si impara. A valutare i problemi, i dispiaceri. Si diventa sensibili, attenti. Premurosi. Protettivi nei confronti di chi ci sta accanto.


Ma non siamo più capaci di fidarci. Di lasciarci andare. Di riprovare. Di pensare "magari questa volta non piangerò". E allora si vede il lupo cattivo in agguato dietro ogni angolo, e una presa per il culo dietro ogni sorriso.


Ma questa volta mi voglio fidare. Del suo sorriso, delle sue mani timide, del suo mazzo di rose.


Stella, timorosamente felice

sabato 13 dicembre 2008

13 dicembre

...Ci sono delle cose sue che non mi stanco di rileggere. Torno a casa, o nella mia stanza, tolgo il cappotto e accendo il computer. occhiali da lettura e tisana, ci penso, ci rifletto poi butto giù su un quaderno verde delle risposte che chiudo in un cassetto. In qualche pomeriggio disperato tra fazzoletti e torri di libri e tubi di VivinC in cerca di un conforto. Alle tre di mattina con la testa che gira e l'alito che sa di grolla...e lì penso che siamo pazzi


Dice quello che io non oso

é arrivato

E l'attesa è finita. Mentre a Parma cadeva la neve, mentre preparavo il mio primo esame, mentre organizzavo le vacanze, mentre progettavo di tornarmene a casa il più presto possibile, lui è arrivato. Dal nulla, sul pullman di una gita che mi hanno costretto a fare (udienza dal Papa. scriverò un post possimamente). E adesso è tutto diverso, tutto nuovo, tutto dolce e imbarazzato e nervoso. E mi sento più serena...e la serenità è uscire dal convitto e trovarti lì, e rannicchiata in un angolo guardarti guidare, e provare un brivido di fiducia.


E ho una fifa blu

martedì 2 dicembre 2008

Alice!

....La regina lo sa già


al buffone si concederà


sette volte guerra ci sarà


è una storia chimica


di un coniglio che poi se ne va


la morale è questa qua


ride ride Sua Maestà

L'avresti amata

ore 20.00, aspetta l'autobus davanti alla stazione di Parma. Capelli rossi lunghi fini alle spalle. Occhi azzurri di quell'azzurro limpido, sincero, trasparente. Molto più azzurri dei miei. Ispira grazia, raffinatezza ed eleganza, anche se ai suoi piedi c'è una valigia pù grande della mia. Continua a guardarsi intorno e a sorridere, anche se continua a diluviare, è sicuramente scesa dal treno ed è tutta bagnata. Continua a sorridere anche se è una donna che pensa e che soffre, me lo dicono quelle occhiaie profonde che la rendono se possibile ancora più bella. Una madonna.


Ad un tratto, dal nulla, arriva il Pazzo su un cavallo alato, e la porta via dalla banalità della pensilina della fermata

giovedì 27 novembre 2008

...Partenza

La valigia aperta e riempita solo a metà sta lì come a ricordarmi che devo scrivere questo post in fretta, tirar giù la tapparella, chiudere questa stanza e andarmene. Intanto osservo delle foto, mentre sistemo delle cose che mi erano sfuggite.E proprio noia osservandole, non più emozione e nostalgia. Solo noia. E mi sento insieme in pace e inquieta. C'è di nuovo qualcosa nell'aria, e forse è qui a Parma, dove sono già successe un sacco di cose nuove

martedì 25 novembre 2008

Stai con me

E ogni tanto mi salta in mente quel pensiero assurdo. Quella richiesta che vorrei farti. Stai con me. Dormi con me, svegliati al mattino con me, con caffè e nutella magicamente già pronti. Imparerò a cucinare, a fare la lavatrice. Fai la doccia mentre io studio sola in cucina. Ti guarderò dormire nelle mie notti insonni, e il mio cure traboccherà di tenrezza. Sarò sempre presente. Perchè mai nessuno ho amato così


Stai con me. E ti vedo scuotere la testa, e addurre migliaia di giustificazioni. Giustificazioni che celano un'orribile verità. Tu non mi vuoi

domenica 23 novembre 2008

Sogno d'una Pazza

Ho sognato il sole che andava a dormire là dietro, dietro quella punta da dove poi risorge. Ho sognato il silenzio di una musica. Il vecchio e il bambino. Ho sognato il calore di un fuoco. Ho sognato i tuoi occhi e le tue labbra. Ho sognato le tue mani, e il tuo respiro. Ho sognato il tuo silenzio, e le mie stanche parole. Ho sognato il freddo della finestra, la solitudine della mia brace. La mia dolce malinconia, la mia timida tenerezza. Quel senso di magia che non tornerà. Ho sognato un'altra musica, la musica della mia speranza. I have a dream.  Ho sognato dei fantasmi intorno a noi.

venerdì 21 novembre 2008

stupore

...era da tanto che non ti vedevo, proprio tanto. Come si fa a stare così lontani dopo essere stati sempre insieme per quattro lunghi anni. Eppure è stato così, qualche mese di disperazione e poi via. Io un po' più via di te, pensavo. Insieme abbiamo visto un sacco di cose. Ti ho prestato libri che mi restituivi intatti. Ti ho ascoltato mentre mi parlavi del tuo mondo lontano, che non conosco. Quante volte, stesa su una panchina, ti ho chiesto "com' è l'Ecuador?". Tra le tue braccia per la prima volta. Lacrime e risate, per cose che conosciamo solo noi. E la tua novità oggi. Le tue parole semplici, il tuo pensiero sereno, che mi suona così strano. La tua cultura diversa. Le mie domande precise, attente, premurose, affilate. Domande che hai scansato. Hai sempre sopportato così poco questa mia capacità indagatoria. E non posso che provare tenerezza per quello che ti sta capitando, anche se in fondo al cuore la domanda sorge spontanea. "E se...?" e la tua risposta non mi delude. Forse ti deluderebbe il mio pensiero, se tu potessi vederlo. Ti guardo bene per vedere se sei cambiato. Come hai osato diventare uomo senza di me. Mi avvicino, e mi stringi un po' più forte del dovuto. E mi allontano di scatto, e vedo il tuo viso di bambino. Non sei cambiato. E sono preoccupata

giovedì 20 novembre 2008

Saggezza

I salmoni risalgono la corrente per migliaia di chilometri con un unico scopo. il SESSO

mercoledì 19 novembre 2008

Gineceo? Gineceo!

Raggi x al posto degli occhi, radiografie a tavola. Fissare sapendo di essere fissate. Guarda quella, con la maglia di Topolino, e quell'altra, come se la tira. Com'è scollata quella lì, ma insomma, stiamo dalle suore! Quella lì, così grassa, ma quanto mangia? Guarda quant'è brutta quella, con quegli occhi sporgenti. E che casino fa quell'altra di notte, al telefono fino alle due, la doccia alle tre. Ha fatto così tanto rumore che pensavo avesse portato un uomo! Ma queste studiano? Stan sempre qua...E sguardi eloquenti e risate irrefrenabili


E il fronte comune contro la suora e le cuoche. E il giallo di un profumo sparito e una chiave nascosta


E risate e descrizioni di uomini, e confidenze chiuse in camera. E la gelosia del proprio privato.


E tutto questo, per me che ho sempre avuto così poche amiche donne (lo so, mancanza di figura paterna, paura del confronto, lo so, lo so) è bellissimo.


E la certezza che ci sarà sempre Laura a cui bussare

martedì 18 novembre 2008

Lì vive il pazzo?

Tanti mi hanno chiesto, in questi anni, se esiste davvero. Non ho mai risposto. è un segreto. Un segreto vecchio come il bosco, come il nodo di rocce e radici che conduce a lei. Non saprei nemmeno spiegare dov'è. Ci si arriva così, guidati dall'istinto. Ne ho paura, sì. Dicono di tutto di quel posto. Perchè è difficile da raggiungere. Dicono che qualcuno sia rotolato a valle nel salire. Ma di quelli che rotolano trovano i corpi. Dicono che là vadano i seguaci di Satana. Per credere a Satana bisogna conoscere Dio. E io non lo conosco. Eppure ne ho una paura strana, silenziosa. La pazza ha paura, lei che vive nel bosco. E allo stesso tempo adora quel posto. Quella casetta piccola e sporca. Perchè da sotto non si vede. E da lì, non si vede nulla intorno. Ma sotto la neve, se sa che lui è lì, non teme il diavolo, e non può cadere. E corre

lunedì 17 novembre 2008

neve

La Pazza cammina tranquilla, in discesa, col giubbotto in mano. I fiocchi di neve perfetti, identici a quello di brillanti che porta al collo, le bagnano il pile, rimanendo un attimo intatti prima di sciogliersi, ma lei non se ne cura. L'aria è più calda, cammina osservando l'impronta dei moon boot e ascoltando il rumore dell'acqua del Marmore, che corre sempre più veloce verso la Dora, sua tomba. Cammina decisa, senza più osservare il bar all'angolo, senza buttar dentro l'occhio. Lo sa chi c'è dentro. Un uomo che senza maschera non esiste, e prova disprezzo per l'anima. Ingoia l'odio e il rancore, e continua a camminare, decisa, e tutti quelli che sussurrando si sono affacciati a fissarla, manco li guarda. Ad un tratto si mette  correre, per nulla goffa, anche coi moon boot. Finita la strada, attraversa il borgo sul sentiero, inciampa tra i legni, tra le pietre, e continua a correre. Attraversa il ponte, e lì si ferma un attimo. La cascata corre anche anche lei verso il Marmore, e verso la tomba. Riprende la sua corsa, decisa, senza più inciampare, leggera. Si arrampica rapida, sulla scala di roccia e radici. Dicono sia un luogo stregato. Ma il pazzo è lì.

pensavo di aver visto tutto....

Regionale delle 18.28 diretto a Bologna Centrale, arriva a Parma alle 21.33. Dopo un po', qualcuno dietro di me comincia a cantare. Canta, canta. Fedra si suicida, Ippolito arrossisce e lui canta. Polibio spiega perchè ha scritto le Storie così e lui canta. Mangio il mio panino e "non cucina in cucina, mi cucina nel letto". Edipo va a Colono, e lui canta. E io sono sempre più nervosa, e non posso spostarmi perchè non c'è altro posto. Potrei ucciderlo. A Fiorenzuola, vado in bagno, e posso vedere in faccia, passando, il mio torturatore. é il capotreno.

sabato 15 novembre 2008

Inizo...

Tardo pomeriggio di metà novembre, in una Cervinia illuminata dal sole tenue della sera. Cervinia di Giuliana Minuzzo e Miuccia Prada. La gente cammina su e giù per la via pedonale, chi con gli sci,chi con la tavola,chi solo per guardare le vetrine scintillanti di questo paese per privilegiati.Famiglie intere si cambiano nel pacheggio del golf, e per un attimo rimangono in mutande devanti ai bagagliai spalancati. ogni tanto qualcuno scivola sul ghiaccio, e atterra malamente sul selciato, tutto bene? e dal Marmore si alza un'aria gelida d'inverno. E si respira un'aria nuova, di attesa di festa, di consapevolezza che la festa è già iniziata. E in un negozio affollato, non pensi ad altro che a te e agli sci, e non c'è niente che può rovinare questa festa, ancora per un po'

Emozione

...é un'esperienza che hai vissuto già molte volte, a cui ti sei avvicinata da bambina, sempre con lo stesso stupore e con la stessa passione. Con gioia, con desiderio, aspirando a quella serenità che solo lui ti sa dare. é un'esperienza comune, un'unione che si ripete con regolarità, spia di un amore senza fine. Eppure ogni volta è come se fosse la prima. Ti manca il respiro appena lo scorgi, e allo stesso tempo la sua vista ti dona aria, vita. Si erge immobile tra gli alberi, i fianchi modelli dalla luce del crepuscolo, la cresta colorata dalla neve. é il Cervino

mercoledì 12 novembre 2008

....

"Per guardare il mondo bisogna avere uno sguardo lucido su di esso. Però nel tempo libero qualche bevutina ci sta"..................

Scelta

Di tanto in tanto, mi chiedo se la nostra sia una scelta. Nostra, mia, perchè non posso pensare di conoscere davvero, così tanto così a fondo, l'anima di qualcun altro. Mi chiedo se davvero ho scelto, se sapevo che questa via che ho intrapreso, la via dei sogni, della poesia, del romanticismo nel senso filosofico - letterario del termine ha un prezzo: la serenità. Le parole cambiano, volano, le persone vanno e vengono, ma la nostra (e dagli!) ansia di qualcosa che non c'è, o che c'è ma non sappiamo trovare, è sempre lì, e non ci dà pace. La ricerca perenne di un attimo di pace, di felicità per il quale siamo disposti a tutto, davvero a tutto. "piangere per sempre amando il ricordo della tua pelle addosso alla mia memoria, in cambio di un solo secondo accanto a te". E l'aspetto positivo è che non conosco il rimpanto, la nostalgia sì, ma il rimpianto no. Tutto ciò che è stato, che è e che sarà ha un senso perchè l'ho voluto io, l'ho desiserato con amore, con la passione che metto in tutto ciò faccio. Sbaglio, in continuazione, ogni giorno, sbaglio con chi amo di più, e perdo pezzi di vita dalle tasche a ogni passo. Ma a quanto sembra, a qualuno sono rimasta nel cuore, e allora posso concedermi delle attenuanti, consapevole che non arriverò mai ad assolvermi. E allora continuo a sognare, a sperare, a scrivere e a volare, e magari non vincerò mai, ma nemmeno mi tradirò. E le parole volano anche adesso mentre scrivo, cambiano in continuazione, e ora il quadro è perfetto, visibile davanti ai miei occhi. E spero non cambi più

Primo bloggheanno

199 post (con questo 200!), 359 commenti, 2 HP. Un anno di lacrime, gioie, aborti di racconti su questo blog. Auguri Blog.... ;)   199?!? ma come faccio ad avere tanto da scrivere??

domenica 9 novembre 2008

rinsavire?

...e se rinsavire vuol dire essere come voi, voi che chiacchierate incessantemente e fingete di non sapere che nessuno vi ascolta, voi che temete l'assenza, che andate in Chiesa la domenica e picchiate le vostre mogli e tradite i vostri mariti, voi che avete paura di vivere davvero per timore dalle falce, e di amare, ma siete così bravi ad essere egoisti nel voler essere amati a tutti i costi, voi che fingete non vi importi di essere stati abbandonati e piangete solo sotto al cuscino, allora preferisco non rinsavire mai. Piuttosto, rimarrò sola nel mio silenzio, amando davvero, donandomi del tutto, e sarò disposta a piangere  per sempre amando il ricordo della tua pelle addosso alla mia memoria in cambio di un solo secondo accanto a te, pensando e vivendo senza paura. E di tanto in tanto spedirò un quaderno a qualcuno...


E i pazzi siete voi...

La mail

Tornando da quell'assurda cena, scalci i tacchi nel corridoio e togliendo gli orecchini troppo pesanti ti siedi a leggere. E leggi quasi serena , con calma, è ciò che ti aspetti, e pensi che non ha capito niente, e anche questo è rasserenante. se capisse non sarebbe lui. Poi arrivi a quell'ultima frase. E chiudi gli occhi, sperando di vederla sparire. Li riapri, c' è ancora. Se ne sta lì, scintillante di perfidia. E vorresti non aver mai aperto quella mail.  Ti ritrovi a singhiozzare come un animale ferito lì, seduta alla scrivania, spogliata da ogni dignità. L'amico di sempre si affaccia piano dal corridoio, scalzo e già senza cravatta, capisce e sparisce in un lampo sotto la doccia. Meno male. Vai in bagno e anneghi il tuo dolore nel lavandino, ti vedi riflessa, sembri una puttana da film di serie B, righe nere colano lungo agli occhi, mentre dalla mano dove hai piantato le unghie cola una goccia di sangue. Ti siedi al buio in salone, cercando mentalmente un conforto. E lo trovi solo lì, tra le sue braccia. E ti scuoti, fuggi dal pensiero, perchè lui, così come lo vedi tu, non esiste. E forse era meglio covare l'illusione. Ti giri nel letto senza pace, sai che dall'altra stanza ti ascolta in silenzio, ed è impotente di fronte al tuo dolore, e provi pena per lui. Piano piano ti addormenti, il principe azzurro si è pentito, e tue giaci tra le sue braccia, stupidella.


Poi arriva l'alba, come sempre. E senti il profumo del caffè, della marmellata. E c'è il sole. Dopotutto, non era così importante

venerdì 7 novembre 2008

FS, lavorate!

"Sciopero del personale dalle ore 21 di domenica 9 alle ore 21 di lunedì 10". E già, perchè noi non abbiamo niente da fare. Cosa devo fare, partire domenica nel primo pomeriggio, e sacrificare mezza giornata con la mia famiglia per i comodi loro? O partire domenica sera, col rischio che il mio treno venga soppresso? e poi quando vado a...); Parma, martedì mattina alle 6 ? Non voglio rischiare. Il giorno PRIMA dello sciopero di venerdì 17 ho rischiato di rimanere per strada, da Milano partiva solo più l'Eurostar (che strano, un treno da 23 euro me lo fate prendere, uno da 9 no....coincidenze, perchè penso così male chissà cosa succede se parto due ore e mezza prima dell'ora di inizio.


I treni fanno schifo. Lerci. non hanno ancora inventato un modo per sistemare i bagagli non 20 metri sopra le teste delle gente...lo vogliono capire che le persone normali non ci arrivano? Se mi lusso una spalla o uccido una vecchietta con una valigiata in testa mi rimborsano? Ore ore di ritardo, guasti al treno, alla linea....scioperate dopo, ora lavorate. Non dobbiamo sentirci nervosi già prima di partire....Dai!


Se arriva in ritardo a Torino che arriva da Bari...ci può stare. Ma che un Intercity Plus (14 euro di treno da Milano a Parma) riesca ad accumulare 15 minuti di ritardo fermandosi solo a Piacenza non è normale!


Fatemi PARTIRE. Non è uno sfizio, una necessità.

mercoledì 5 novembre 2008

Di me hanno detto... (uomini)

"Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata" (f.e)


"Sei la sorella migliore del mondo, e la più paffosa" (f.c.)


"Sei ciò che ho di più bello" (papà)


"La pazza è una pazza, non c'è che dire, legge Tolstoj all'imbrunire, inciampa tra i rospi, bacia serpenti, arde sul rogo in piazza dei venti" (a.l.)


"Sei una ragazza fantastica" (ste "della mamma")


"Mi piace la sensazione di giovinezza che mi dai......cerca di crescere, bambina.....sei una donna" (m.b.)

Follia

...e non ne sai nulla, assolutamente nulla, non sai come stanno le cose, proprio non lo sai. Eppure sei così gelosa che la uccideresti subito, all'istante, tu di solito così tranquilla

martedì 4 novembre 2008

...grazie...

..vediamo un po'...delle volte per un bel post vorrei descrivere la situazione in cui mi trovo mentre raduno le idee...Sono in una sala internet minuscola, col pc sulle ginocchia, quella di fianco continua a sporgersi per vedere cosa scrivo...ANTONELLA FATTI I CAZZI TUOI. missione compiuta


Trovare i miei post ospitati da un'altra parte mi riempie di orgoglio, di quella tenue serenità che si prova quando si sa di essere stati capiti, almeno per un pezzo, per l'altro posso essere convinta che il mio Pazzo, lo zingaro, abbia capito e a quel punto è uguale. Perchè non ci sono più confini, non ci sono più né porte né corpi, le parole volano in Internet direttamente dal terminale del cervello. E la comunicazione è diretta, felice. perfetta. Ed è affascinante, confortante quando serve, appagante. E non so cosa c'è di più....(qui serve un aggettivo, che non trovo)

Lo zingaro

Guardatevi dallo zingaro, che ha occhi da innamorato, cuore da eroe e anima da poeta. Esistono più di diecimila lacci per la sua anima errante

lunedì 3 novembre 2008

Passa il tempo, passano le ore

Passa il tempo, passano le ore, per chi non teme la morte e canta l'amore.


Passa il tempo, passano le ore per loro che si telefonavano, lei sul treno lui sul marciapiede, parlando sinceri d'amore


Passa il tempo, passano le ore per lei che ricorda una notte e un aperitivo di sesso, immemore ormai di un momento d'amore.


Non passa il tempo, non passano le ore, per l'eroe che canta la morte d'amore

...espaces...

...è proprio bravo, non c'è niente da fare. Ti porta in un mondo che conosci in un respiro, e se non lo conosci puoi inventarlo come ti pare, tanto non contesterà mai, anzi. Qualche volta ti rimane qualcosa tra lo stomaco e la gola, e non è per traverso. Bisognerebbe fare il copia incolla, prima che lui cambi e quelle parole che tanto ti sono piaciute volino via...

giovedì 30 ottobre 2008

Pensieri

stasera penso a un quaderno, a una penna, a una mail. A un messaggio su feis. Alla valigia, al treno alla mia mamma. Alla talpa, non il programma alla tele ma quella che avvisa la suora se c'è qualcuna nei corridoi dopo il coprifuoco. A un uomo che alza lo sguardo sotto il cappuccio. A una canzone, a un amico.

mercoledì 29 ottobre 2008

In convitto

Oggi ho pensato che in questa stanzetta potrebbe vedere la luce l'opera della mia vita. Allora ho comprato un quaderno

martedì 28 ottobre 2008

Rodja e Sonia

"hai ucciso un'ipocrita, hai ucciso per un ideale"


"ma sono un prigioniero"


"credevo non temessi nulla, oltre agli ipocriti"


"il tuo amore"

In un istante

Stringo tra le mani quel biglietto con su due scarne parole, e all'improvviso mi rendo conto, così, d'istinto, che nessuno mi capisce come Rodja, nessuno coglie così il significato delle mie righe. E non ho più paura, e nemmeno freddo.


                                                                           Sonja

lunedì 27 ottobre 2008

La Pazza

Occhi e sorrisi del passato sul muro, tacchi di camoscio e nero di sangue in punta di dita. Leggo di Idioti e algide donne, stesa sul ghiaccio. Il vento di Barcellona sul comò, e il sogno di una penna peccatrice tra dita pure. Arsi in passato, credendo fosse amore. E tremando di freddo sotto una coperta di neve, sono sicura che ancora arderò

domenica 26 ottobre 2008

...Giulio...

a volte ho bisogno di qualcuno che mi prenda di peso e mi spinga ad affacciarmi sulla mia vita...

sabato 25 ottobre 2008

Rose

Ho ricevuto una rosa sola, per non so più quale anniversario. Era rosso scuro, con dei brillantini dorati sui petali.  Colava sangue dal vaso della mia solitaria cucina, in una sera d'inverno

Intervista

dunque....." Mi chiamo Stelladineve, ho diciannove anni, vengo da Torino, mi piace la montagna, al mare soffoco e il mio sogno è tenere in mano il mio primo libro"


naaaaaaaaaaaaaa

Un padre e una figlia

Con un padre litigherai tanto, avrai divergenze di vedute e di principi. Arriverete a insultarvi, a non parlarvi per settimane. Ma lo difenderai sempre davanti agli altri, a spada tratta, irrazionalmente, perchè è il tuo papà. Riconoscerai subito il suo profumo sul cuscino, anche se ora dorme in un letto diverso in una casa diversa. Avvertirai con tenerezza gioiosa il suo russare, se sono anni che non dormite nella stessa casa. Ti intrufolerai nel vano mansardato della sua stanza dove tiene i libri e riempirai lo zaino; ma alla porta perderai buona parte del bottino, questo non l'ho letto, questo nemmeno, questo non me lo ridaresti più....A un padre non dirai mai di avere un blog, ma gli farai leggere da un quaderno pezzi che non hai pubblicato. Per un padre ti preoccuperai, ti agiterai, ti incazzerai. Farai di tutto per aiutarlo, anche se sai che non puoi. Con un padre troncherai una telefonata, dieci, cento. Spegnendo il telefono con rabbia. Vedrai con chiarezza e timore i suoi difetti e le sue colpe immense. Ma terrai sempre quella foto sulla scrivania. Quella con te bambina. Con quello sguardo rapito che per un'altra donna non ha avuto, non ha, non avrà mai.

venerdì 24 ottobre 2008

23 ottobre 2008

Il treno lascia piano la stazione di Asti, specchiandosi nel buio delle finestre dei palazzi circostanti. Mi piace viaggiare di sera, il tempo vola, in una dimensione diversa dal reale. Una bottiglia di Sprite rotola sotto i sedili, una ragazza la respinge con un calcio. Dei passi dietro di me, allungo la mano per tenere la borsa; è il capotreno, mi sorride comprensivo. Il treno riprende la sua corsa e si scontra con altri due, uno a destra e uno a sinistra. E incurante sprofondo nel sedile, con l'ipod. E non avrò paura se non sarò bella come dici tu....


Ma ora basta sporcare carta, siamo in arrivo a Torino Lingotto. E per una volta, nel buio, quasi mi dispiace

giovedì 23 ottobre 2008

Lenzuola...

Qualcuno mi ha detto che è inutile perdere tempo a scegliere il colore delle lenzuola, perchè al buio sono tutte uguali.... E no. Le mie sono blu con le stelle che brillano. Così ogni sera, prima di andare a dormire, alzo il piumone e faccio prendere luce al letto per almeno un' oretta. E poi mi infilo sotto tutte quelle lucine.... ;)


Mi sono appena accorta con orrore che il sito che frequento di più ultimamente è FerroviedelloStato.... 

mercoledì 22 ottobre 2008

Cosa bolle in pentola?

Eppur qualcosa si muove, si sposta, vola qua e là. Mentre corro a lezione, mentre cambio gli occhiali, mentre giro su feis, mentre pulisco la stanza, mentre sono in treno. Mentre leggo "La sciatrice", mentre studio Arte medievale. Mentre osservo una foto, mentre controllo un blog di cui conosco alcuni post a memoria. Mentre cadono le foglie, pian piano, mentre preparo l'ennesima valigia, mentre arriva il vento fresco e tiro fuori il cappotto dall'armadio, qualcosa bolle in pentola. Ed è bellissimo, è novità, è attesa.

lunedì 20 ottobre 2008

Intermezzo ( un altro uomo, sempre la stessa bambina, un'altra storia )

Seduta a gambe incrociate sul letto, la bambina gioca coi capelli, con le lenzuola, colle dita sottili di quello che per lei è il suo uomo, che guarda il soffitto. Gli riversa addosso un fiume di parole senza prendere respiro, gli parla di scritti, di esperienze, di amore e delusione, della catena della bici, del posteggio e del treno che veloce buca la notte. Di famiglia, di speranze, di desiderio. Di quando va a dormire in un letto che non è il suo, delle lacrime con cui bagna quel cuscino, della nostalgia di ciò che hanno avuto e perduto. Parla serena a un uomo distratto, che guarda il soffitto.


Le mani di lui sono ghiaccio intorno al viso della bambina, le lacrime di lei non riesco a scaldarlo, a smuoverlo. Lei è ancora lì che parla, ma lui non la ascolta più, nemmeno con un orecchio solo

Lieto fine

Biancaneve e il Princie azzurro, la Belle Addormentata e il Principe Filippo, Simba e Nala, Robin Hood e Lady Marion, Harry e Sally, Richard Gere e Julia Roberts....e dopo? cosa succede? hanno figli? divorziano?


Il "meglio" dei "lieti fini" è quello di Cunegonda e Candid.

"Caina attende chi a vita ci spense"

Mi sono sempre chiesta se fosse un conforto, per Paolo e Francesca

Che gioco?!?!

Leggo su LaStampa che gli scout forniranno ai partecipanti dei campi una guida per conoscere e affrontare la sessualità, e un preservativo (uno solo?!?ihih). Confesso di aver fatto fatica a mettere bene a fuoco il mio pensiero. Voglio dire, c'è ancora qualcuno che non usa anticoncezionali per ignoranza? no, credo proprio di no. L'era del "io speriamo che me la cavo" non è finita e non finirà, ne conosco di gente che vive con le dita incrociate e il mal di stomaco; ma rimane sempre una minoranza, per fortuna. Comunque, non credo basti un corso a responsabilizzare la gente, in nessun campo.


Gli scout propongono anche un gioco di ruolo per imparare a dire di no. Un gioco? con le pedine? tipo il Monopoli? Comunque, l'idea di base è quella, bisogna dire di no. Citando Pim, anche digiunare è un ottimo modo per non aver problemi di digestione, ma non è normale.

Preghiera

Che mi dia solo un buon motivo per non amarlo, uno solo, e lo amerò lo stesso, come adesso. Senza conoscerlo, senza vederlo, senza pensarlo e senza sognarlo. Solo con l'istinto, solo con la testa, senza mai incontrarlo, senza più volerlo stringere al cuore. Lo amerò lo stesso, per sempre. Alla scrivania, sul divano, in seggiovia, al telefono, a cena , leggendo, guardando un film, facendo l'amore, prendendo il sole, nuotando, facendo la doccia, ubriacandomi, ridendo, piangendo, dormendo. Respirando. Per sempre

domenica 19 ottobre 2008

Immagini

accappatoio rosso, vetro appannato imperlato di gocce che si rincorrono, tracce di mascara scuro lungo le guance. Una pellicola che si svolge, un libro che si squaderna lì, nel bagno. Un biglietto nella borsa, quella quiete silenziosa che precede una partenza abituale. Il trauma di una valigia, lacrime infinite ad un binario, colme di disperazione sincera. Diciotto candeline e un numero di cioccolata, un braccio intorno alle spalle e tanti sorrisi, pezzi di carne e forchettine colorate, io ne ho sempre solo una. Un tavolo calato dal balcone, uno sguardo e l'occhiolino. Una telefonata, uno spavento e un ambulanza, una lunga serie di momenti proibiti e meravigliosi, messaggi ambigui e colmi d'affetto vero. Parole su un blog, mail e messaggini; due passi sul Po, con un sorriso. La fine dell'illusione, la serenità della consapevolezza. Una vittoria dopo tanta ansia; giochi sulla spiaggia e tante coccole. Passeggiate e sudore, grolle e corse, scherzi e verità. Il cambio, la sveglia, lo gnomo, la stanza, l'aula, il treno.


Dal 27/12/2007 al 19/8/2008. Più o meno

"L'uomo e la bambina (parte III)"

"...Camminavano tra i sassi, sotto il sole, contro il vento, in un giorno senza tempo, il gigante e la bambina..."

sabato 18 ottobre 2008

L'uomo e la bambina (parte II)

Camminavano piano, l'uomo e la bambina, verso l'orizzonte. Lui le teneva la mano, con tenerezza, e di tanto in tanto, con la coda dell'occhio, la guardava; lei sapeva che lui la guardava.  L'uomo guardava le montagne di fronte a sè e cercava di vedere oltre, di superarle; la bambina osservava quelle montagne di cui conosceva a memoria il profilo serena, sicura, non sentiva il bisogno di superarle,non più. In tasca lei aveva un quaderno, lui una penna. Arrivati al limite del burrone, per la prima volta, l'uomo e la bambina si guardarono negli occhi, e lei molto lentamente gli cinse la vita con le braccia, stringendolo forte, e appoggiò la testa sul suo petto, solo per un attimo. Poi si girò e si allontanò con calma, piano piano, poi si mise a correre, e sparì. L'uomo rimase lì, solo, a guardare oltre le montagne. Sarebbe tornato.

venerdì 17 ottobre 2008

L'abito FA il monaco

La gente pensa che tu sia una persona leggera perchè ti comporti come tale. Mostrati come sei, costruisci tu l'opinione che vuoi che gli altri abbiano di te. Più o meno, ho troppo raffreddore per pensare bene

giovedì 16 ottobre 2008

Rodja

Odio questo treno, che mi conduce in prigione sferragliando, tra tavoli di legno, servizi luccicanti e poltrone imbottite, manager al telefono e fanciulle con valigie immense. Non sanno che farò il biglietto di ritorno tra ventinove anni, undici mesi e veninove giorni, non sanno che vado tra i ghiacci per non tornare. Non sanno che l'ho uccisa per la rabbia, per salvarmi, per pulire questo mondo dalla merda, e nella merda ci sono finito io, perchè anche se sono riuscito a ingannare quel gendarme coglione quella zoccola di Sonja mi ha convinto a costituirmi, maledetta! Dice che mi raggiungerà, che starà con me, che mi salverà, che crede che mi salverò. Probabilmente troiggerà coi miei compagni di prigionia, nient'altro. Quello di fronte a me telefona con la mano sulla bocca per non fars sentire, ucciderò anche lui.


Mi sa che mi sono fatta prendere un po'la mano...

son bambini...

Mio fratello ha iniziato la prima media in quello che una volta era l'istituto per ciechi di Torino, tra l'altro citato da De Amici in cuore; oggi è una scuola aperta a tutti, specializzata nel sostegno ai portatori di handicap. I bambini disabili partecipano a speciali laboratori, sono appoggiati a tempo pieno, cosa che spesso non accade nelle scuole "normali". Il mio piccolo è stato iscritto lì perchè è un'ottima scuola e per ragioni di comodità; in più ha l'opportunità, io la ritengo tale, di stare vicino a bambini meno fortunati di lui, di aiutarli, di conoscerli, difortificarsi. Allo stesso modo, apprezzo la presenza nelle classi di bambini stranieri, si ha la possibilità di confrontarsi con culture, problemi, pensieri diversi. Ma è importante che prima imparino bene l'italiano, in classi speciali, per evitare rallentamenti e disagi

mercoledì 15 ottobre 2008

Sonja

Mi prostituisco, è vero. Cammino su e giù sulla Neva in un abitino svolazzante, che fa passare il freddo direttamente nel cuore, e il foglietto giallo in tasca. Li osservo passare tutti, uno a uno, alcuni li invito, altri li lascio percorrere la loro strada. Sono tutti diversi, tutti uomini a modo loro, ognuno con le sue voglie e i suoi pensieri. Fisso curiosa quei due gendarmi laggiù, uno bellissimo e l'altro intrigante, così così. Ma loro fermano solo le donne oneste, non si sporcano le mani, mordono a sangue le vite di quelle fanciulle, abbandonandole piangenti sulla riva, mentre lustrano la divisa e incartano bugie, barba ordinata e ipocrisia, carrozza lucida e falsità. Li temo, li schivo e li odio, a loro non venderò il mio cuore per un'ora. Anche se forse dovrei esser meno schizzinosa, mio padre è morto, ubriaco si è fatto investire da un carro, per il funerale non ci sono soldi. Ecco là uno squallido impiegato, in un cappotto di coniglio, glielo ruberanno, e morirà di influenza, più che una puttana sembro una Cassandra. Ecco l'onesto, corre via, manco vede le foglie cadere, e non vede in che inganno è immerso. Un altro ha commesso un delitto terribile, incomprensibile, inconoscibile, sconta la pena in una prigione senza sbarre in Siberia, e là lo seguirò, mica per altro, ma perchè credo in lui e per redimermi, trent'anni non sono poi lunghi. Nè per una puttana, nè per un eroe condannato, sporco e ubriaco(ihih)"

La Pazza non ricorda il suo nome, il login studenti non conosce stelladineve,ma cerca un numero e un cognome che nessuno sa scrivere. Scivola tra pezzi di ceramica, e si sciacqua la ferita senza guardare, nessuno la alzerà più svenuta,nessuno più la salverà, da quando ha detto piangendo la vita è mia, a qualcuno che manco ha sentito, impegnato a pulir la ruota dal fango. Fango in cui nuota, al parco e di notte, da sola, non porta più nessuno con sè. E si districa tra abachi e pulvini, e corsi sulle tombe, peccato non si dica sarcofaghi.  E sogna un'emozione, basterà la TAV? volar a casa nella notte, sola coi pensieri, e una valigia con le ruote sul sedile

Stelladineve

Forse sarebbe più sensato se scrivessi questo post per il compleanno del mo blog, ma ormai sono lanciata. 163 post, con questo 164. 11 mesi, quanta vita è passata di qui, in queste righe. Quanti cambiamenti importanti a cui tanti hanno partecipato. Da qui ho lanciato messaggi d'amore e trasgressione; scrivendo ho cercato di farmi conoscere e di conoscere, ho incontrato anime diverse, deboli tracce di tante storie e grosse scie di pensieri. E scambio, sostegno, solidarietà. Ho trascritto qui ogni istante della mia vita, in maniera diretta e metaforica. Amare e piangere e gioire di giorno e scrivere di sera. E consegnare qualcosa di più di me a chi già mi conosce, a chi magari abita a pochi istanti da me. é  vero che qui non funziona niente, che magari non compaio nella lista degli aggiornati per settimane e nessuno mi vede, che finisco in HP solo quando scrivo stronzate, ma non potrò mai abbandonare questa piattaforma, ci ho lasciato troppa vita.


[ho aperto questo blog per un motivo preciso, chi deve intendere intenda ;), ho raggiunto il mio intento in un modo che trovo meraviglioso, e anche se ogni tanto sbaglio ancora, è questo ciò che voglio, è bellissimo; ma ho raggiunto anche tanto altro. In un certo senso, è un po' merito tuo. Inteso?]

martedì 14 ottobre 2008

Trenta

"La tua edizione non va bene da trent'anni ( ma se è del 78...)"  "Sono 30 euro"   "Mancano trenta minuti"   "Voglio perdere trenta chili"   "Ha trent'anni più di te ( veramente...no)"   "Trent'anni di garanzia."


E bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

lunedì 13 ottobre 2008

chi sono

La palettina che gratta lo zucchero dal fondo del bicchiere del caffè, Ligabue e i Pooh. Troppi messaggi in un giorno, poche telefonate perchè non so che dire. La bici veloce e la guida insicura. Occhiali per andare in giro e occhiali per leggere in una giostra senza fine. Una mucca sul letto, il sogno di un bacio sotto il cuscino. Troppi soldi spesi in smalti e quaderni, stilo e libri. Il sogno di una Mont Blanc e di una borsa. Tanta sciolina e una caduta di troppo. La fuga dal sole e la lampada abbronzante. Il desiderio di solitudine. Non sono scontrosa. Dodici ore di sonno nel nido, e un fratellino a svegliarmi. Un uomo sbagliato e idealizzato. Un altro che sembra idealizzato invece è proprio così, ma forse è sbagliato. La golosità e l'incubo della ciccia, mezzo chilo in più e non vedi quanto cazzo sono grassa. E la consapevolezza che grassa non lo sono nemmeno un po'.

domenica 12 ottobre 2008

Garanzia

Il nuovo zaino-trolley di mio fratello (e già, perchè con tutti i libri che ha gli serve una valigia per andare a scuola....è assurdo) ha una garanzia di trent'anni. Ma trent'anni sono una vita. In trent'anni un paesino può diventare una città e una città spopolarsi.Una bambina di dieci anni diventa una donna adulta, un cinquantenne un vecchietto pedante. In trent'anni un neonato diventa un trentenne affascinante e supponente. Tra trent'anni non vorrò più la 500, e un pieno costerà due mila euro. Tra trent'anni potrò dire "trent'anni fa". Ma soprattutto, tra trent'anni quello zaino sarà sull'ltimo scaffale polveroso del garage, oppure da dieci in discarica per una ruota rotta. Chi può pensare che uno zaino abbia una garanzia così lunga?


Ho partotito questo post sul treno, mentre fissavo ostinata le uote della mia valigia

Moda Parmigiana

A settembre i doposci, sotto i jeans e la mini, quasi me li aspetto a dicembre con le infradito, perchè no. Mi chiedo se invece di indossare tutti gli stessi capi non si pssa seguire la propria idea di eleganza, stile, buon gusto; ma comincio a temere che si sia omologato anche il pensiero. Ad ogni modo, nel ripostiglio a Valtournenche ho i Moon Boot, e sono molto più belli dei loro doposci

sabato 11 ottobre 2008

Treno

Cercasi accompagnatore, under 30 e possibilmente affascinante, colto e brillante per Ferrovia Transiberiana.


ihih

Dubbio amletico

Il Papa condanna l'uso di pillola e presevativo, ma ammette i metodi "naturali". Ma non è anche quello un modo per controllare le nascite? non capisco la differenza....

venerdì 10 ottobre 2008

suicidio d'un parroco

"sai che il cielo è luogo di moti e cataclismi, non di Giustizia non di Ricompensa; che il latino è lingua di comandi buona per imperator avido d'imperio, pessima per speranza e per amore


                                                                                         (D. Gorret, "25 maniere per morire")

mercoledì 8 ottobre 2008

piccoli

ciao piccoli. quando sarete grandi scoprirete che ci sono sere che non sono fatte per dormire, anche se non c'è nient'altro da fare e si ha tanto sonno. e così riguardavo le foto, le nostre foto, e pensavo. Pensavo che è stato un periodo bellissimo, che mi sono divertitain un modo che mai prima d'ora, che ho provato tanta tenerezza, che ho scoperto come siete davvero, che voglio un'altra estate così. Vi bacio. Siete bellissimi, e mi mancate

chi fermerà la musica

Veneziane abbassate per poter scrivere, salatini, biscotti al cioccolato, tisana alle erbe. I Pooh che urlano dal pc solo per un po', per non disturbare. Antonello da Messina crocifisso sulla scrivania assieme a qualche foto di uomini del futuro. E un desiderio di vita che si risveglia piano mentre fuori splende il sole, con la camera pervasa di odore di Clarins, colori di Chanel e rumore di Russia dall'Idiota sul comodino. E voglio vivere davvero, sola perchè lo sarò sempre, ma non più sola con me stessa. é là. Ma un uomo non si addomestica

martedì 7 ottobre 2008

sveglia!!!!!!!!!

Non ho mai perso una puntata, ai tempi, ma ci ho messo solo tre settimane ad accorgermi che vicino all'uni c'è la sede dei RIS

Via

Se non fossi in convento, prenderei il treno e andrei via, là, dove solo io so. Solo stasera

lunedì 6 ottobre 2008

Mondo dorato, mondo avariato

Biondo scillante finto nel 99% dei casi, borse costose come automobili, trampoli da circo, cravatta pagata come un intervento estetico; vetrine splendenti di consumo e povere di libri, di film, di giocattoli, di umano. E sotto l'asfalto lustro come il pavimento della mia cucina (...non nel senso che la mia cucina è sporca...) il marcio, il pattume. Il tradimento, l'angoscia, l'infelicità più nera, la malattia psichica più invalidante, l'ipocrisia, la solitudine, accuratamente nascosti sotto il profumo di cibo, aperitivi e pasticcini, Chanel e falsità

Per noi

Tempo fa, mentre giacevo metaforicamente schiacciata dalla tristezza pr una relazione finita male, un uomo, che mi piace pensare legga ogni giorno le mie parole mi scrisse "...per noi il bicchiere è sempre mezzo pieno". Mi sono interrogata spesso su quel "per noi". Noi perchè siamo in due a scriverci? Noi perchè abbiamo qualcosa in comune? siamo in qualche modo legati? o noi come anime elette, noi che soffriamo scriviamo e non abbiamo paura di vivere?

domenica 5 ottobre 2008

Chiarimento

A seguito della polemica sorta a proposito di "Essere donna" tra me e una lettrice purtroppo anonima, pur offesa dal modo in cui sono stati formulati i commenti mi sento in dovere di spiegare meglio il mio post, forse frettolosamente formulato. La mia non è una critica alle "tipologie" di vita da me sommariamente descritte (luoghi comuni? non credo proprio), ci sono molte donne contente di queste vite, e allora proseguano per la loro strada, con serenità e convinzione. Il mio post è nato dal constatare che spesso molte sono infelici e si buttano su "cose" esterne, oggetti, uomini, apparire, sia donne fatali sia casalinghe disperate. Uscirne credo si possa, guardandosi dentro, buttandosi in se stessa, in qualcosa di concreto. Buona domenica a tutti, a me buon rientro a Parma

sabato 4 ottobre 2008

Home Page

Quando ho letto il commento di Fino a Essere donna "sei in home page", pensavo di esserci arrivata proprio con quel post. Invece no, in HP c'è "per strada", che è il post più disimpegnato e ,se vogliamo, stupido che abbia scritto negli ultimi temi. Avrebbe potuto scriverlo chiunque. Non capisco i criteri... Adesso vorrei andare in HP con questo. Vediamo....

venerdì 3 ottobre 2008

Essere donna

Si può essere donna senza passare la giornata a ramazzare o fare shopping sfrenato. Si può essere donna senza possedere l'ultima borsa di Vuitton, si può essere donna senza dover per forza aver un uomo a cui pensare o per cui dover soffrire. si può gioire di un bel libro, di una corsa nel parco, del proprio lavoro. Senza dover concorrere con le altre per il proprio aspetto, per ciò che si possiede, per gli scandali sepolti con cura sotto i quintali di scarpe nell'armadio. Si può essere donne senza esibire facce da casalinghe disperate, scarpe da ginnastica e tuta troppo corta, isterismo perenne. Sono sicura che si può.

Calendari

Calendario Feltrinelli di Klimt, Parma :15,95€ , Torino: 9,95 €. Mi servono stivali nuovi. Mi sa che li compro qui a csa...

giovedì 2 ottobre 2008

Per strada

Elegante e snob esemplare di uomo parmigiano telefonava sul marciapiede in piazza incurante di tulto e di tutti. "non ti preoccupare, lo faccio quando esco dall'analista"

martedì 30 settembre 2008

Cèzanne

Cèzanne e il suo rapporto con la montagna Saint - Victoire mi affascina, mi colpisce, mi conquista. é un rapporto d'amore, di comunione, i quadri sono densi di emozioni e gioa soffusa. I quadri in cui rappresenta la moglie sono asettici, ha più importanza la mobilia della donna. Qualche volta, anch'io amo più il Cervino delle persone. Mi capisce meglio

Libri..

Ho appena scoperto che se mi collego alle rete fissa del convitto non salta tutto ogni tre secondi come in camera con la chiavetta...evvai!Però farò fatica a scrivere nella sala comune...ho bisogno di intimità. Sono un po' così in questi giorni, ancora spaesata e 'provvisoria', non riesco a leggere bene in un futuro che sia oltre giovedì,ma mi sento serena, a mio agio.


Chi mi consiglia qualcosa da leggere? Di affascinante e un po' leggero ma non banale...

lunedì 29 settembre 2008

nostalgia

Leggo tutti voi, ve lo giuro, non commento perchè non ho tempo, ma vi leggo per sentirmi a casa. Ma stasera non c'è nulla da fare. Voglio la mamma!

Vorrei avere tempo di pensare davvero, serenamente a qualcosa godendomelo, lievemente, sognando. Senza aver la testa piena di pianificazioni, programmi, valigie. Devo prendere il giro, così si dice. Vorrei ragionare con calma. leggere un libro, scrivere due righe ispirate a quell'uomo a cui quel ragazzo là davanti assomiglia tanto...

venerdì 26 settembre 2008

Filo

Stanotte ho sognato quel filo, quello che amo tanto e per cui ho iniziato a scrivere, nella speranza di accorciarlo. Ho sognato che si allungava a dismisura, senza mai spezzarsi. MA se non riuscirò a scrivere pezzi come quelli di prima, carichi di emozioni, si romperà

martedì 23 settembre 2008

Parma, 23 settembre

Ciao...avendo tutto nuovo dovrei raccontarvi un sacco d cose, invece sono in coma, 8- 10 ore di lezione al giorno, però giovedì mattina vado a casa...

venerdì 19 settembre 2008

Utimo giorno

E doo domani via. E ora è così comodo il mio letto, così mia questa casa, così buono il risotto. Così dolce il mio fratellino, così piccola e calda la mia mamma. Così accogliente questa mia austera città. Mi macherà il suo bacio, aspettare fuori dalla scuola. MAgari una volta ti farò una sorpresa, e vedendomi correrai stupito. Mi porto il tuo pupazzo e il suo profumo. E per due giorni su sette sarò con voi. Anche se ora voglio rimanere qui-

Da dove?

Appena cominciano a scendere quattro gocce, sotto i portici di via Roma si materializzano i vu cumprà con gli ombrelli. Ma come fanno?!?!

sabato 13 settembre 2008

Fotografie

Adesso corro. Faccio la corsa alle salviette, agli asciugamani, ai libri che amo di più, ai pupazzi, ai soprammobili. E alle foto. Tante foto, quattro grandi in una cornice trasparente e tantissime piccole per un pannello. Foto di posti, di amici,di montagne, di fiori. Per sentirmi meno sola, per averli più vicini. E per arredare con calore quell'angolo piccino.

venerdì 12 settembre 2008

aiuto

Devo essere a Parma domenica prossima. Cioè tra otto giorni. Otto giorni. Aiutoooooooooo

giovedì 11 settembre 2008

Libri

Oggi sono andata a ritirare i libri del mio fratellino che comincia le medie. Solita storia, una pila pazzesca, il sacco si è rotto a tremila isolati da casa, la borsa che scivola da sotto la spalla e il telefono che suona, non lo fa mai nei momenti giusti. Tanti libri così non li aveva mai avuti prima. Alle medie comincia una stagione nuova della propria vita, difficile, non si è nè adulti nè bambini. Il mio piccolo diventa grande, proprio ora che sto andando via di casa. Parma arrivooooooooooooooooo....e mi porto i pupazzi di mio fratello :-)

mercoledì 10 settembre 2008

Spettatori

Durante queste vacanze ho bevuto due o tre birre, tre Bacardi Breeze, un caffè alla valdostana, genepy per digerire, acqua del sindaco di Valtournenche (buonissima), sei o sette litri di cochina. Mi sono persa in Oriana Fallaci, Un cappello pieno di ciliegie. Ho riso in una passeggiata ultra stancante con amici (solo uomini, sono l'unica ragazza che ama camminare per ore a questo mondo?), in giri per Cervinia o Saint - Vincent deserte, in feste noiose con falò troppo caldi (lo giuro, conosco gente capace di lamentarsi della temperatura del fuoco). Baby sitting, sere annoiate su un divano sconosciuto. Un unico momento d'amore, inaspettato. Un'estate sana, pulita, un'estate di passaggio tra la fine della scuola e l'inizio della nuova vita a Parma, un'estate che ho coccolato e da cui mi sono fatta coccolare. Ho cercato sempre la presenza, la mia presenza negli svaghi, perchè non volevo, e non voglio perdermi nemmeno un momento del mio tempo. Invece, leggo e sento che tanti altri hannopartecipato a festini con tasso alcolico elevatissimo, hanno cercato di perdersi in ogni modo, non solo attraverso stupefacenti ma magari solo dormendo troppo, o stordendosi con troppa musica. Mi colpisce tanto questo, non solo perchè tutto ciò rovina la salute, ma perchè così si rischia di diventare spettatori disattenti della propria vita

martedì 9 settembre 2008

Miss Italia

Un collega di mia mamma non vede l'ora che la figlia sia diciottenne per poterla mandare a Miss Italia, non è il primo che incontro. Eppure ho spesso letto articoli che condannano i giovani, accusandoli di non avere aspirazioni. Ma non c'è mai scritto che i genitori li aiutano proprio tanto in questo.

Fuga

Un piede dopo l'altro, sul sentiero del Col di Nannaz, storcendo di tanto in tanto la testa per osservare il muscolo del polpaccio guizzare e compiacermene. Una fuga convulsa saltando tra le rocce, senza fare attenzione, potrei inciampare in ogni momento, mentre il sangue pulsa furioso nel cervello. Al posto dello zaino, un fardello pesante come un macigno, zeppo di litigi, di scontri, di lacrime e dissapori, di paure e di desiderio di libertà. Non sono mai sola, c'è sempre qualcosa di cui mi devo occupare, asciugare una lacrima o placare una discussione, e per prendermi un momento mio devo elencare buone ragioni per ore. Fuggo da doveri, imposizioni, dalle ore di studio, da convenzioni soffocanti, dal desiderio di cultura spesso deluso. Fuggo da te, che quanto più più mi sei vicino tanto più mi fai male. esaustami fermo, semicongelata, a metà strada. Per la prima volta mi giro. Il Cervino, e la diga di Cignana, con un'isoletta che non avevo mai notato.


Commenti vi prego:-)

lunedì 8 settembre 2008

Prova costume

Da aprile in poi la televisione, le riviste, i cartelloni pubblicitari non fanno che parlarci di diete, creme e massaggi per arrivare snelle e perfette alla prova costume. Ci fanno credere che l'intera popolazione femminile non pensi ad altro. Poi ci si reca nei villaggi turistici e si vedono donne e uomini che mostrano senza pudore la loro stazza elefantina sfoggiando costumi ultra ridotti. Ci sarà una via di mezzo a questo mondo?

giovedì 14 agosto 2008

Il discorso a chi so io...

"Vorrei poterti dare quello che mi manca, vorrei poterti dire quello che non so, vorrei che questa pagina tornasse bianca per scriverci ti amo, Punto".

martedì 12 agosto 2008

Torino bene

R moscia e Golf nuova sotto il culo. Caschetto ben pettinato a nascondere un naso gigantesco. Tacchi a spillo e corteggiamenti fatti di prese in giro moleste, puzzanti di superiorità lontano un chilometro. Parlare di soldi in continuazione, discorsi che fanno capire che vive fuori dal mondo ("se uno di Porta Palazzo mi dice Crocettina mica protesto", e fa bene, sennò si trova un coltello per traverso). Eppure, ce la si porta dietro, sera dopo sera, giorno dopo giorno cercando di convicerla a camminare. Nessuno la sopporta e tutti la sfottono. Eppure esce con noi da anni. Non so perchè

lunedì 11 agosto 2008

Loisir?

Saint Vincent, loisir e santé, ossia Terme e Casino; Torgnon, le pays du soleil, Cervinia e Valtournenche (nessuno slogan). La valle del Cervino, delle Grandes Murailles, boschi verdissimi, marmotte sulla riva del torrente. Ristoranti in veri e propri loci amoeni. Eppure, deserto. Quando il tempo è bello si può camminare fino allo sfinimento o sdraiarsi su rocce calde a prendere il sole. Alla sera si riesce a sopportare il deserto, ci si accontenta della passeggiatina nella via pedonale di Cervinia deserta e della "grolla" calda. Le feste si scartano, l'altra sera alla festa delle stelle musica da nonnetti (infatti ballavano solo i vecchi del paese ), prezzi osceni al banco bar e falò che alle 10 eragià spento. Ma quanto è brutto c'è da impazzire. Nessuna attività possibile tranne la piscina, in palestra di roccia puoi andarci solo se possiedi corde e compagno, sparita la saletta pesi. E si lamentano che il turismo manca, cala di anno in anno. Ma io dico, quando piove non si può far altro che pregare che la giornata passi in fretta, per poter sciare occorre accendere un mutuo, dal salumiere cercano sempre di fregarti sul resto anche se ti conoscono da vent'anni, nessun locale carino, come si fa a voler venire qui se non si ha la casa, e quindi non venire è uno spreco eccetera?. Questo è un posto meraviglioso, ospita una delle cime più affascinanti e purtroppo più pericolose d'Europa, i Valdostani possiedono i mezzi, perchè invece di spennare i turisti non li intrattengono? In modo non demenziale? Ormai, sono sempre di più le persone che dichiarano di venire qui solo per affetto. Io ci vengo per viscerale amore per questa terra, e vorrei vederla più viva.

giovedì 7 agosto 2008

Fango

"....E smettere di lamentarsi, che l'unico pericolo che senti veramente è quello di non riuscire più a sentire niente, il battito di un cuore dentro al petto, la passione che fa crescere un progetto...."


                       ( Jovanotti. Ma per me è qualcun altro che conosco solo io...un bacio. voglia di vederti )

mercoledì 6 agosto 2008

Oleandro

Mi hanno detto che l'oleandro ha in sè un veleno mortale. Pare lo sapessero tutti tranne la sottoscritta. Dovrebbe essere una di quelle scoperte che fanno rabbrividire, che ti fanno scegliere di stare lontana da oleandri per il resto dei tuoi giorni, che se sei bambina e ci giochi poi ti lavi a lungo le mani, perchè non ti succeda nulla. Ma in una mente come la mia, sicura e beffarda, l'idea si è radicata in modo ben diverso. Potrei ammazzare il vicino, offrendogli un bell'infuso. E poi io sono quella che osserva affascinata il mare dalla cima del promontorio, gli alberi uno sotto l'altro nel bosco ripido, i burroni senza palizzata, quella che ama le corse in macchina al buio. Una bella tisana di oleandro potrebbe essere un altro rimedio definitivo. Magari con due biscotti

sabato 2 agosto 2008

Guarda la pioggia...

Fine e noiosa, nel silenzio di un pomeriggio uggioso e in cui sembra impossibile sopravvivere. Fitta e battente, bloccati senza ombrello in una galleria; una bambina la osserva curiosa attraverso la cerata del passeggino. Furiosa, ululante tra gli alberi, rumorosa sul muretto, affascinante dietro i vetri della finestra, dito proteso a raccogliere le gocce. Schizzante sotto le ruote, pozze gigantesche in cui non devi mai mettere i piedi. Temporali violenti, battenti sulla finestrina del sottotetto, lampi spaventosi e stanza illuminata a giorno oltre le tende spesse. Diluvi improvvisi, ritrovarsi bagnati e felici sotto un portone, ridendo della lavata. 

lunedì 28 luglio 2008

Ti guardo e decido se fidarmi

Leggo su Airone che secondo uno studio condotto da alcune università sarebbe possibile classificare chi si ha di fronte come playboy o come potenziale compagno fidato. I playboy sono caratterizzati da mascella pronunciata e tratti regolari, i mariti da mento sfuggente e labbra carnose. In base all'esperienza concordo solo in parte. In oltre penso che quello che le donne considerano uomo, e lo riconoscono come tale sotto la pelle è proprio, quasi sempre, il playboy. Grosso problema: in base alla descrizione, rientro nella categoria delle seduttrice

ciao Turin, mi vado via...

L'ho criticata, è vero. Ho detestato i suoi autobus stracolmi, il suo traffico, la folla, l'odore della città. Ma amo il verde, il Po, silenzioso e rassicurante, a volte disgustoso. I monumenti, la Mole, Palazzo Madama e Palazzo Carignano. La regalità di Piazza Vittorio, i ponti. Come sono belli i ponti. La collina, Superga. I palazzi grigi e austeri.L'ingenuità del Borgo Medievale, il Castello del Valentino lì, all'improvviso. Silenziose, Piazza Bodoni e piazzetta Cavour. Il Dedalo del quadrilatero romano, la confusione di via Garibaldi e via Roma.Tutti luoghi toccati di corsa, in pomeriggi frettolosi, mani piene di sacchetti e corse coi tacchi a spillo. Mi mancherà, lo so ora che sto per lasciarla.


Oggi, quasi sola in Piazza San Carlo, la più bella. Un gelato sotto il Cavallo di Bronzo. L'autobus fino a casa, poi un temporale. Violento, fradicia in quattro passi, eccitante e divertente. Ma forse, un bel temporale lo troverò anche altrove

venerdì 25 luglio 2008

La partenza

La marchesa scrutò pensierosa i bauli colmi di abiti e libri dei figli. Figli che arrivavano ogni momento con un oggetto nuovo da inserire nel baule, ed ella riusciva sempre a creare un pertugio, un angoletto. certo, se i bauli fossero stati molli sarebbe stato tutto più facile. Ecco, forse erano pronti. Sgridò i figli che rischiavano di macchiarsi il farsetto giocando col gatto di casa, e si caricò personalmente il proprio baule sulle spalle e scese il maestoso scalone. La carrozza traballò quando i bambini ci si fiondarono dentro. LEi salì piano, elegantement. Era una donna strana, la marchesa. Magra, l'unica tra le enormi nobildonne del tempo. Poi era pazza, o almeno così dicevano. Tagliava l'erba, non sapeva cucire e aveva imparato a nuotare. Alcuni giuravano di averla perfino vista arrampicarsi sul muro di pietra della villa. Forse la invidiavano, chissà. La carrozza, ondeggiando tra l'erba del giardino, partì tra la polvere, lasciando a terra la nipote della marchesa, altrettanto bella e aristocratica

giovedì 24 luglio 2008

Silenzio

Montebianco_2 In un posto così meraviglioso, si può morire

Innamorarsi

Lei andava a trovare i marito, lui la moglie. Erano vicini di tomba. E consola oggi, consola domani, vivono insieme. Mah

mercoledì 23 luglio 2008

...........?

Tempo fa una persona, dopo aver letto alcuni post, mi ha detto che dovrei imparare a esprimermi come le persone normali

martedì 22 luglio 2008

stasera

stasera mi annoio. Niente alla tele, Amos Oz troppo lento. Sul web parlano ovunque di ufo. Allora ho cercato il blog di uno sconosciuto su msn, e ho segnalato tutti gli errori di grammatica. Ma perchè faccio queste cose?!?

...

Tre letti allineati. Tre cuccioli addormentati in posizioni impossibili. Tre sedie scomode in un cinema all'aperto, tre bambini felici non tanto per il film ma perchè per la prima volta staranno lì da soli. Una grotta calcarea, caschetto e lampade frontali, un ditino proteso verso quella goccia, piano perchè ci mette 25 anni a formarsi, non l'hai ascoltata la guida? Tre costumini, mutandine dimenticate, c'è qualche problema se sono senza? Libri noiosi, e allora compriamone altri. Abbracci umidi su un asciugamano, baci sul lettino con braccia a formare un piccolo arco. bagni lunghissimi, prese in giro per me lucertola. Passeggiate alla cieca, vediamo cosa c'è là. Sgridate furiose, affetto, tenerezza e buffa complicità, ridiamo piano, non deve sentirci quell' altera signora.


questa è la mia buona estate

lunedì 21 luglio 2008

21 luglio 2008

Se un`attraente forma vedrai,
dalle la caccia.
E abbracciala, se puoi.
Sia una ragazza o un ragazzo.
Senza vergogna, sfrontato, immediato.


La vita è breve, così godi
d'ogni contatto che la tua carne
al momento muova.
Non c`è vita sessuale nella tomba

sabato 19 luglio 2008

Sempre montagna

Sono al mare, e spero che domani non ci sia il sole, così da poter portare i bimbi a camminare piuttosto che in spiaggia

venerdì 18 luglio 2008

18 luglio 2008

Amore mio, e voi tutti che mi siete vicini, o semplicemente mi leggete,  ho pensato. Ho pensato a questo mondo, ho pensato alla vite stroncate. Oggi a Finale sono annegati due uomini. Sei lì, vai a fare un bagno in mare perchè ti va e via, non ci sei più. E io mi lamento. E io ho paura. Di guardare avanti, di abbandonare questo mio dolcissimo ricordo, di crescere, di fare da sola. Diceva Alain, nel buio, la vita è fatta di momenti, e quanto non avrai più momenti è solo perchè sarai morta. Ed è vero. Voglio vivere questi momenti, voglio ringraziare quel qualcosa che fa sì che ogni giorno possa aprire gli occhi su questo mondo, possa sentire il profumo dei fiori e guardare le montagne, posso indignarmi e litigare, posso piangere, posso passarmi la mia vita, farvela sentire in queste righe o in un abbraccio. Posso essere con voi e amarvi, ed essere con me stessa, coccolarmi e insultarmi per la debolezza e l'ingenuità. Posso soffrire, perchè si soffre, posso sentirmi abbandonata perchè la vita è fatta di separazioni, posso amarti e non averti accanto perchè per te è meglio così, e di nuovo odiarmi perchè ho sbagliato. Posso giocare e insinuare, posso far ridere,posso farmi desiderare e romper le palle per gioco o per disperazione. Posso prendere in giro per affetto. Posso camminare sotto il sole. Posso aver paura della nuova vita, Parma, l'Università, la fuga dal nido. Posso desiderare una borsa o delle lenzuola nuove. O delle scarpe. Posso mangiare lo zucchero filato e gettarlo via dopo due morsi. Posso leggere e riflettere. Posso  sentire la tua mancanza, posso cercarti di notte nel cuore o nel buio. Posso risentire capelli morbidi sotto le dita. Posso coccolare bambini morbidi su un telo da mare.


posso vivere. Ci sono, e voglio continuare questo gioco, e sono ricca, da morire. E non mi beffo della morte e non la temo, la rispetto in silenzio. E questo post è la scoperta dell'acqua calda, ma cosa volete, va così stasera, in quel di Finale, paese sconvolto. Fino all'alba di un nuovo giorno. Poi, incredibilmente e per fortuna, lo sciabordio delle onde di quel mare che tanto temo e osservo volentieri dalla collina, porterà via la giornata di oggi, e un pezzo di vita.


Il Dio dello scrivere mi perdonerà per l'abuso di retorica. n

giovedì 17 luglio 2008

Fragile bambina

Prada sotto il braccio, Pomellato al collo e i polsi, tacchi a spillo e Chanel in punta di dita. Profumo di Armani e costume sempre diverso. Libri spessi, esotici o filosofici; quaderni pieni di pensieri e Ipod zeppi di sogni, un blog pieno di parole. Progetti sorridenti in guide di facoltà, il sogno di un viaggio col fratellino. Sicurezza con tre bambini sugli scogli, a far la spesa, alla torre. Baci della buonanotte e sonnambuli nel letto. Serena Tranquillità e nobile sicurezza. Ma un cuore fragile, nella tua assenza. Amore, mi manchi

Fascino

Come sono belli i piedi degli uomini negli infradito.


E i tuoi piedi, Amore, sono bellissimi

Poesia di oggi

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.

mercoledì 16 luglio 2008

Raffinatezza

Mollemente stesa sulla spiaggia, rimproveravo il mio cuginetto, sforzandomi di non intenerirmi davanti al suo musino d'angelo. Ma, prima di allonanarsi ha esclamato :"eh, grazie al pene!" E allora mi sono sciolta dalle risate. Una sgridata sprecata

martedì 15 luglio 2008

Ciao, zia

Piccola, vecchia, bianca. Confusa, ultimamente. Ti spiegavo chi ero salendoti le scale davanti, quando scendevo, magari due minuti dopo, mi scambiavi per la fidanzata di papà, un'amica. Sapevi di chi potevi fidarti e di chi no. Facevi confusione, sì, ma eri ironica. Stavano attenti, ti portavano da mangiare perchè il gas non l'avevi più, te l'avevano tolto. Poi la casa di cura. Poi l'ospedale. E ora, che sono al mare a fare la baby sitter, non posso nemmeno venirti a salutare. Ciao, Zia.

martedì 8 luglio 2008

Via...

Finaleligure_grande Nel pomeriggio parto per Finale, sperando che nessuno mi rubi il posto sul treno :-)  Sabato la mamma dovrebbe portarmi la chiavetta e il portatile, quindi penso scriverò ancora. Un bacio, buone vacanze

Bonus?!?!

92/100. Ho preso il massimo all'orale, 35. Quindi, sommando scritti, orale e credito arrivavo tranqulla tranquilla, a 91. Quel punto di bonus è ridicolo. O 4 per arrivare a 95 o , se non li meritavo, nessuno. Mi sa di contentino. Lascia l'amaro in bocca. E io che volevo il 100. A questo punti preferivo il 91

lunedì 7 luglio 2008

Per forza, è di Stato

Quest'anno, com' è ormai noto a tutti, i voti di noi maturi non saranno più affissi sui tabelloni, ma bisognerà richiederli in segreteria. Il che significa altre code, altre domande scritte, altre attese. Va beh, a casa mia si chiama " ufficio complicazione cose semplici". In più, bisogna attendere l'orario di apertura della segreteria, 20secondi ogni due giorni, grosso modo. Il quotidiano regionale La Vallée di sabato spiegava i perchè e i percome di questa trafila, e in chiusa di articolo " è così per tutti, non solo per noi, perchè questo è n esame di Stato." come a dire "noi valdostani non l'avremmo pensata così complicata.". E stupida

venerdì 4 luglio 2008

Ritorno della Pazza, in grande stile

La Pazza incede lenta, sotto il sole, diretta non sa dove. Sarebbe meglio alla gogna, almeno lo saprebbe. Cammina un po' curva, priva del fardello. Ora deve decidere, e liberarsi da timore di preghiere e ricordi di stranezze. E usare la forza, come sa fare bene. E vorrebbe farsi dire vai, farsi fare coraggio da tutti, come lo Strano ha saputo fare così bene. E ha in progetto di finire "Riprovando", magari lunedì. o almeno andare avanti un po'. E al Pazzo spedirà il quaderno dell' ultimo anno di liceo.

4/7/2008

Ho finitoooooooooooooooooooooooo, finitoooooooooooooooooo

giovedì 3 luglio 2008

mercoledì 2 luglio 2008

Percorso tesina

Il suicidio nel mondo romano: Seneca - la consolatio ad Marciam, i dialogi, le epistulae; il Catone di Lucano, esperienza biografica di Seneca e Lucano e giudizio di Tacito.


Pareri di Schopenhauer e Leopardi: il Bruto Minore, l'Ultimo Canto di Saffo, Il Dialogo di Plotino e di Porfirio


Letteratura: Svevo, Bassani e Gorret.


Sfondo: un autoritratto di Van Gogh.

Quasi matura

Oggi ho visto un orale e mezzo. Non mi è sembrato male, nessuna domanda trascendentale, le sapevo. Venerdì tocca a me. Non vedo l'ora. Poi vacanza. E bisognerà decidere il cambiamento. L'uni di Parma si profila all'orizzonte

martedì 1 luglio 2008

Info@matura.uff

36/45 degli scritti. Potevo aspirare a ben di più, ma la versione...uffi. Brava la mia Cheche invece!!!!!!

lunedì 30 giugno 2008

Un Premio per me

Rotta a Sud Ovest mi ha assegnato il Premio Meme revolution. Per le regole precise vi rimando al suo blog, sono presa dal ripasso e non riesco a scriverle. Io nomino:Pim, Fino,Irene

sabato 28 giugno 2008

Ehi!

Per maggiore continuità, non continuerò il mio racconto "riprovando" a puntate, ma allungando di volta in volta il suo post d'origine...sbirciate!

Ehi!

Per maggiore continuità, non continuerò il mio racconto "riprovando" a puntate, ma allungando di volta in volta il suo post d'origine...sbirciate!

venerdì 27 giugno 2008

Riprovando

Sono nata in un posto lontano, dove le mucche pascolano nel prato, dove i prati sono ancora verdi, il cielo ancora azzurro, e il sole non congela la pelle dopo averla bruciata. Almeno credo sia ancora così, è tanto che manco da casa. Da tanto che sono fuggita, da tanto che non sono più la stessa, da tanto che vivo di finzione, Campari, Prada e tacchi a spillo, sentendo che quella è la mia vera pelle. Sulla pelle una stella alpina e una genziana, impresse a fuoco nell'anima, tempo fa la mia mamma aveva costruito su una scatoletta di legno quei due fiori con delle perline, ma tanto tempo fa, è un ricordo che si sporge spontaneo e nitido. Ma era prima che tutto cambiasse, prima che calzassi i Ray Ban giganti, prima di perdere l'attacco dello sci. Prima che scivolassi e mi ritrovassi, prima che incominciassi a sognare. Prima di addormentarmi. Esatto, proprio così, io mi sono addormentata. E mi sono ritrovata in un altro posto. Era una sera d'estate. Eravamo stati tutto il giorno nel prato, sdraiati insieme tra le margherite. Poi dopo correvamo storditi per le vie di un paese dove ci sono le terme e un casino, qualcuno, non mi ricordo più chi, mi ha fatta sedere su quella fontana a forma di palla che gira, e abbracciata a quella devo essermi addormentata


Mi sono svegliata molto dopo, giorni dopo, eppure avevo ancora gli abiti umidicci dal giro nella fontana. Si era sul finire dell'estate. Ero in un stanza strana, sui toni del pesca, con tante foto e disegni alle pareti. Io con un bambino piccolo in braccio, per il quale provo un istintivo senso di affetto, io abbracciata a un ragazzo alto coi capelli scuri e lo sguardo tristemente disilluso, verso il quale continuo a sentirmi spinta. Mi guardavo allo specchio, ero bella. Ben vestita, borsa costosa e cellulare elegante. Nelle orecchie, Buonanotte all'Italia e Niente paura, sul comodino una copia polverosa di La mia famiglia e altri animali. Qualcosa mi sfuggiva, ora toccava a Delitto e Castigo, dov'erano andati Alioscia e l'Idiota? Intorno a quella stanza c'era una casa, e intorno a quella casa una città, autobus e metro, centri commerciali, luci e piccioni. Tutto strano ma familiare. Ma ancora più familiari erano quelle foto grigie sotto il cuscino...

La mia matura (questa sconosciuta)

Allora. Non ci hanno comunicato i risultati degli scritti oggi, come avevano annunciato. Usciranno il 30 o l'1. In compenso un professore ha ben pensato di comunicare queste notizie: versione solo 5 sufficienze, voto massimo 13,5; tema bene, due 9/15 insospettabili, fisica parecchie insufficienze, 7 e 8.


Mi chiedo, questo insegnante si rende conto che queste notizie più che generare ansia non possono fare? è terribile.

giovedì 26 giugno 2008

Il tempo e la morte: saggezza latina

Seneca Mi scuso per l'inesattezza della mia traduzione...


"Nessuno ti restituirà gli anni, nessuno ti restituirà nuovamente a te stesso. Andrà il tempo della vita là dove ha iniziato ad andare, e non farà tornare indietro nè arresterà il suo corso, non farà rumore, non darà segno della sua velocità: scorrerà via in silenzio. Non si allungherà per comando di re nè per favore di popolo, correrà via come ha iniziato dal primo giorno, non farà deviazioni in nessun luogo, non si fermerà da nessuna parte.Cosa accadrà? tu sei occupato, la vita si affretta: la morte intanto sarà già lì presente, per la quale, che tu lo voglia o no, devi trovare il tempo" (De Brevitate vitae, 8,5)


"Gran parte della vita sfugge per quelli che agiscono male, la maggior parte per quelli che non fanno nulla, tutta la vita per quelli che fanno altro. Chi mi indicherai che dia qualche valore al tempo, che sappia valutare il giorno, che capisca che ogni giorno si muore? Infatti in questo ci inganniamo, che vediamo la morte davanti: gran parte di essa ormai è passata, tutto il tempo dietro di noi è possesso della morte" (Epistulae 1,1-2)


Oltre ai concetti espressi, mi ha sempre colpito l'incalzare di questo periodare, l'affascinante uso della retorica.

Sognando di un futuro...

Oca Una mia amica ha per animale da compagnia, in campagna, un tacchino. Benissimo, io allora voglio un'oca. E non fate commenti tipo un'oca per un'oca, questo è un post ad alto tasso di serietà. Una bella oca, Adelina o Guendalina, se fosse un oco Zio Reginaldo ( ciao Giulio!).


Sogno una villetta con vista sul Cervino, un lettino al sole, finire il mio manoscritto e intanto accarezzare col piede nudo le piume della mia oca. E stelle alpine nel prato, non di quelle del mercato alte tre metri, piccole e spontanee, piccole per difesa. Anch'io sono piccola, non perchè la mia mamma è ancora più piccola di me e da bambina non volevo saperne di crescere, ma per difendermi. Genziane sul davanzale, sole e vento gelido, una farfalla azzurra. Amerò per sempre l'uomo che mi comprerà un'oca. Voglio un'oca. E la mia bambina correrà scalza nel prato, inseguendo l'oca. Un giorno, presto o tardi, avrò un'oca

Maleducazione d'inizio estate, ovvero Signori si nasce

Treno per Torino alle 17.16 da Finale. Strapieno, riesco a sedermi solo a Fossano. A Racconigi sale un' anziana signora, ingioiellata all'inverosimile, oro ovunque, al di là del bene e del male come cattivo gusto. Pochi minuti dopo arriva  il controllore, e mi alzo per dargli il mio biglietto. Quando mi giro, la signora è al mio posto, e si lamenta anche perchè ho lasciato una bottiglia sul sedile. La ragazza che era di fronte a me comincia con battute, frecciate "e poi sono i giovani maleducati, non è tutto oro quel che luccica..." Io pacata, raccolgo la mia bottiglia e il mio CELLULARE e dico "Signora, il mio posto lo cedo sempre volentieri, ma mi piace qando mi viene educatamente chiesto. " La signora si fa viola, boccheggia, ma non si scusa. Probabilmente aveva un piercing infiammato alla lingua. D'oro, s'intende.


MORALE: Signori si nasce, non lo si diventa ingioiellandosi.

Di distruzione d'inizio estate

Un treno per il mare. Finale. Dante e Manzoni sotto il lettino, Freud e Nietzsche stampati in testa. Un asciugamano fucsia, orgogliosa nel costume nuovo. Protezione venti a portata di mano, diligentemente. Destinazione Paradiso e Le Affinità Elettive. Bagno, doccia, sole. Panino, doccia sole. Un bracciale da un marocchino, un treno per Torino. E la scoperta terrbile, sotto la doccia. Un'ustione orribile, febbre di sicuro. E dove ho messo la crema una volta sola, rossore normale. Dove l'ho messa più volte, per eccesso di zelo, rosso aragosta. Assassini. E ladri.

lunedì 23 giugno 2008

Giocando con le parole

Vi è forse una parola più evocativa di alcova?

Fatto

Penna Finiti gli scritti, da non crederci...,Con un gran mal di testa.


Domande: Fisica- legge di Coulomb, ok - legge ed esperimento di Boyle: Boyle?esperimento?inventato e per due terzi inventato correttamente.


Filosofia : dialettica hegeliana, ok - estetica crociana, ok


Latino: De clementia, ok - Petronio ok


Arte: Gauguin, forse - restauro bellissimo


Scienze: Luminosità stelle, ok - onde terremoti, ok

domenica 22 giugno 2008

La Culla

Risp37_01th Domani terza prova. Ho finito il ripasso, stachissima, fastidoso mal di testa. So tutto, ma molto in generale. E intanto, continua, sottile e incessante, la ricerca di qualcosa che non c'è. Ecco perchè ho messo la Culla, non solo perchè sto attraversando un periodo di klimtiana ossessione. Ma perchè il bambino, l'oggetto reale dei nostri desideri e dei nostri sogni è piccolissimo, ma noi gli mettiamo addosso un sacco di panni, di coperte colorate: gli attribuiamo le caratteristiche e le bellezze che vorremmo avesse, fino a sommergerlo e nasconderlo. E con quest'assurda interpretazione di un quadro vi lascio, e vado a finire di sclerare sotto la doccia. Domani sarà finito tutto.

sabato 21 giugno 2008

Fermarsi un attimo

Noi Ciao tu. Oggi eri triste, eri nervosa, e forse io avrei potuto fare di più, non so. Siamo diverse per tante cose, e simili in modo sconvolgente per altre. Mi sproni adesso, e mi fa sorridere, di tenerezza, di Determinazione. Mi porti a riflettere con garbo, mi sopporti, mi conforti. E io sembro sempre persa nelle cose mie, in questo mio strano mondo di telenovela letteraria, ma tu lo sai, vero, che anche se non lo dico so quali sono le cose importanti davvero, e ci penso sempre? E allora stasera ho deciso di fermarmi un attimo a dirtelo. Il post di sotto è anche per te, questo è tutto per te. Ti voglio bene

Stasera

Tenerezzqa  E questa sera sono a casa, dopo aver studiato tutto il giorno, e sono seduta quasi al buio della mia stanza, unghie fucsia, Jovanotti in continuazione in sottofondo. E mi viene da pensare, e penso tante cose, senza poterle coordinare. Penso al sorriso di un uomo, un sorriso bellissimo, e mi sento stringere dalla tenerezza, le lacrime agli occhi. E penso all'amore, due figure centrali, per una un ricordo sbiadito, per l'altra dolcezza, attesa, orgoglio, rifugiarsi nella memoria.


E penso alle montagne, a merende nei prati,a serate attorno al tavolo, per strada, con la mente leggera, a corse in macchina nel buio, a canzoni brutte a volume troppo alto. A risate,  battute senza senso, a me sdraiata accanto a te, alla mia mano nella tua. A telefonate idiote, a discese sugli sci, a pranzi veloci,a equivoci, a litigi furiosi, a pianti.


A cene a casa, a colazioni la domenica mattina, in quattro. A un abbraccio, a contrasti quasi divertenti, a Uffa..


A lacrime di rabbia, a urla di dolore, a spaventi. A nostalgia, a illusioni, a speranze, all'attesa mai spenta. Ad abbracci meravigliosi, a baci di nascosto, a ricerche disperate, ad abbandoni.


A una compagna di banco all'inizio, compagna di lacrime e risate, spalla sempre. La tristezza dell'incomprensione, la gioia della risouzione, spontanea.


A una galleria di visi, impazienza, sorrisi, battute e affetto silenzioso.


A una guida, un'amica, dolce e comprensiva. E fortissima.


Alla tenerezza, a un bambino per mano, tra le braccia, nel letto. Un bacio appiccicoso sulla guancia. E in questo momento, mentre suona la canzone del sole, sono tutti pensieri positivi, velati di tenerezza.


Questo è per Mamma, per Ste, per Fabri. Per Giulio, per A, per F e per M. Per Silvia e Cheche. E per me

venerdì 20 giugno 2008

In ordine sparso

Ho controllato, su una traduzione umana, ho fatto sui 5 errori. Non sono poi tanti, a una penna indulgente, e uno è nella frase priva del fondamentale pronome.


Il tema però era bello.


Lunedì tocca alla terza prova, sicure ci sono scienze, storia dell'arte e latino, poi una a scelta tra mate e fisica, e tra storia e filo. E lì conto di portare a casa un bel po' di punti. e poi ho 10 gioni per preparami al colloquio, e lì darò il meglio di me.


Grazie alla mamma, che mi sopporta e mi coccola. Grazie a Zia Becky, che mi consola e mi sprona. Grazie a mio fratello, che c'è. Grazie a Giulio, che c'è pure lui. Grazie ad Alain, così. E grazie a tutti voi, che mi siete vicini in modo produttivo.

Primo mattino: Canto del gallo dell'Indignazione

692486gallo Antonio Montanari ha giustamente scritto "Povero Montale" e "Povera scuola". Io oggi dico "poveri noi". Poveri noi studenti che vorremmo apprendere, che siamo interessati, che vorremmo degli stimoli, degli incentivi, e invece veniamo livellati verso il basso. Povera me, che quando ho detto che il mio libro preferito è l'Idiota mi sono sentita dire da un'insegnante "Ah, sì! Tolstoj". Povero il mio 9 di greco, che ieri è crollato davanti al brano di Luciano, non sono andata in "palla", ero concentrata, probabilmente ho sempre preso 8 perchè mi venivano proposti brani molto più facili. Poveri noi che ci siamo visti concentrare tutte le interrogazioni nell'ultimo periodo di scuola, e abbiamo sempre dovuto posticipare la data di inizio del ripasso. Poveri noi che ci siamo sentiti spiegare gli Ermetici in 20 minuti, D'Annunzio in due ore, Svevo e Pirandello in una scarsa. Poveri noi che a inizio ora ci siamo sentiti spesso 10 minuti di lamentele degli insegnanti, seguiti dall'immancabile "Ho perso tempo,adesso come facciamo il programma?"


Non faccio di tutt'un'erba un fascio,no. C'é chi risponde alle nostre aspettative, e c'è anche chi non studia, e non si merita di meglio. Ma sono purtroppo minoranze.


Ci sono scuole in ci gli insegnanti non possono manco spiegare perchè i ragazzi giocano a carte, e ne vanno,lo so. Ma non è il caso dei Licei Classici. Non abbiamo il diritto di pretendere di più?

giovedì 19 giugno 2008

Mi sto chiedendo...

Ok, ieri la traccia su Montale era sbagliata, sbagliatissima. Ora, io mi chiedo, gli insegnanti che erano con noi se ne erano accorti e hanno taciuto per omertà (di cosa? boh comunque ce n'è sempre tanta) o perchè non potevano farci nulla? Oppure non hanno detto nulla perchè non se ne sono accorti manco loro? E perchè oggi nessuno ha speso una parola sull'accaduto a scuola? Dignitoso silenzio? Fedeltà alla categoria? Cane-non-mangia-cane? Vergogna? Menefreghismo?   E oggi? Mancava davvero una parola nel testo greco? E se ne sono accorti solo a Parma? Ho sete di risposte...

E va fuori col due

Che schifo. Che tristezza che amarezza che voglia di prendersi a calci. E che errore stupido, come ho fatto in quattro ore a non rendermene conto. Per il resto boh. Magari le traduzioni che ho letto sono troppo libere, oppure ho sempre avuto 8 di greco traducendo storielle.


In ogni caso, grande il Ministero che non è capace ad aprire un libro per controllare una poesia, ma a mandare versioni impossibili sì

mercoledì 18 giugno 2008

Domani

Oddio, domani è impossibile che sbaglino la consegna.


Potrebbero però darci un testo arabo da loro tradotto in greco al tavolo di colazione, perchè no.

Fuori uno!

E questa è andata. C'era ovviamente Montale, l 'unico su cui sapevo poco, e l'unico che nessuno aveva previsto( e fin qui...). Ma la cosa splendida, spettacolare, è che c'era LUI, proprio lui! Lui:


-A chi vuoi più bene, enigmatico uomo, di'? A tuo padre, a tua madre, a tua sorella o a tuo fratello?


-Non ho nè padre, nè madre, nè sorella nè fratello


-Ai tuoi amici?


-Adoperate una parola di cui fino a oggi ho ignorato il senso.


-Alla tua patria?


-Non so sotto quale latitudine si trvi


-Alla bellezza?


-L'amerei volentieri, ma dea e immortale


-All'oro?


-L'odio come voi odiate Dio.


-Ma allora che cosa ami, straordinario uomo?


-Amo le nuvole...le nuvole che vanno...laggiù, laggiù...e meravigliose nuvole.

martedì 17 giugno 2008

Sera prima degli esami

Locandina A questo punto è sera, i libri sono chiusi e lo zaino pronto, i vestiti sul divano. E io stupidamente piango, perchè con domani si comincia, e poi sarà finito tutto. E allora non importa come andrà, che temi daranno, che versione, se mi chiederanno la circuitazione. Saremo ancora tutti insieme, e poi saremo fuori. Ed è triste, e commovente. Buona Notte prima degli esami a tutti. Un bacio

...17 giugno...

...notte prima degli esami


notte di polizia


certo qualcuno te lo sei portato via....

solo 80....

Domani si comincia, alle otto, prima prova. Parto col massimo dei crediti, mi mancano da raccogliere 80 punti, cosa volete che sia. Pronta...VIA!

lunedì 16 giugno 2008

Venerdì 31 agosto 2007

Accadde nel tempo in cui giugno era estate, e la pioggia ad agosto batteva infuriata sulla losa mentra seduta per terra aspettavo. Accadde già nei tempi in cui le bestie eran buone e gli uomini empi.


E le stelle scivolavano scollandosi piano, e il desiderio dimenticavo, presa com'ero dal tenerti per mano.


E dove correvo bambina, tra i cadaveri dell'ovovia e le rocce, in uno spiazzo nel prato, respiravo su di te un odore lontano. E trasperente, seduta sul cofano, attraverso il vetro appannato di magia, incredula mi osservai sicura tra le braccia di uno sconosciuto, covando pensosa la speranza che non fosse poi così sincero.


E ancora da fuori mi osservai, mentre ponendoti la testa sul cuore, ascoltavo le tue mute e stanche parole.


E confusa mi guardai nello specchio, riponendo, infantile!,asciutto lo spazzolino. E incredula rimasi, fino al mattino, sola nel mio lettino, tastando ogni tanto, così per essere sicura, i segni della barba sulle labbra.


E all'alba dormii,mentre il sole sorgeva, e mi svegliai a primavera, tra le braccia dell'Amore, e capii senza potermi rassegnare, di avere solo sognato

sabato 14 giugno 2008

Perchè..

Altissimo, più di 20 anni, meno di 25. Non una bellezza, sempre elegante, Prada e Lacoste. Bella macchina, sorriso sincero. Un po' timido, qualche gaffes ogni tanto, la risata imbarazzata. Ti apre la porta, grazie scusa e per piacere, è simpatico, intelligente, premuroso. Fidanzatissimo, ne è davvero innamorato e si vede, non si vergogna a mostrarlo. Eppure, gli amici lo deridono, e per la maggior parte delle ragazze è uno sfigato. Perchè?

venerdì 13 giugno 2008

Mi hanno detto

Mi hanno detto " mi fa bene leggerti, non so perchè". Anche se parlo di amore perduto, di morte, di noia, di follia, di speranza mai delusa?


A me fa bene scrivere

giovedì 12 giugno 2008

Giocando

AVVERTENZA: il post seguente è un gioco letterario, e come tale dev'essere valutato


Amore mio, se stai leggendo questa lettera è perchè non ci sono più, perchè mi è insopportabile continuare a vivere in questo mondo se tu non ci sei più, se non sei lì per sorridermi e deridermi, per stringermi tra le tue braccia, per insegnarmi qualcosa che non so, per ascoltarmi, per consolarmi, anche per scacciarmi. Da quando tu non mi vuoi più, la mia vita è priva di senso, buia, vuota, ogni giorno uguale all'altro, non ho più niente per essere felice, continuo a pensare che ti amo e che mi manchi, a osservare quell'unica tua foto, a cercare di ricordare ogni dettaglio del tuo corpo e il tuo profumo. Ricordati di me, Amore mio, e sii felice, "se felice in terra visse nato mortal".


No, forse il suicidio d'amore non fa per me, è troppo grande il mio egoismo. Potrei uccidermi per tutta una serie di altri motivi però, dovrò pur trovarne qualcuno che si confaccia al mio estetismo, Pomellato e tacchi a spillo. Potrei andarmene perchè il Pazzo non mi vuole spiegare, e concedermi l'Attimo di Pace, perchè non posso assaggiare un pezzo di farinata senza chiedermi di quale cantica faccia parte Farinata, perchè non ne posso più di studiare storia, perchè sono schiava delle passioni e dei bisogni fisiologici, possibile che debba sempre fare pipì nel momento meno oppurtuno. Potrei gettarmi perchè non posso nemmeno scrivere questo pezzo in pace senza mettermi a pensare a come organizzare la tesina sul suicidio, perchè più di queste boiate non so scrivere, perchè ho letto tutto e niente...


Ora non mi resta che pensare al "dove", quale luogo potrebbe vedere il trionfo della mia mania di protagonismo? Potrei andare in piazza Vittorio, e gettarmi dal ponte, e la Mole, la Gran Madre e il Monte dei Cappuccini assisteranno increduli alla mia fine. In mare no, mi fa troppa paura. Oppure potrei andare a Chatillon, :"così stasera ti porterai sul ponte del paese: 64 metri ( lo dice la guida) Da lì misurerai quanto ti manca per fare di te il capolavoro. Mancano tre secondi, due secondi. Manca mezzo secondo, manca nulla. Misurerai prodezza e bellezza del tuo volo....Sarai quindi poeta fino in fondo" (D. Gorret)

Incubo

Ansia di ripasso, ieri Dante, Marx, oggi Hegel, Nietzsche, e Manzoni, con l'incubo onnipresente di storia. Il resto, più o meno, lo so bene. Lotta con le zanzare, gli ultrasuoni e la citronella non servono a nulla. Purtroppo neanche i colpi con la bambola. Così mi ritrovo stesa sul divano, con un occhio gonfissimo, a dettare la tesina alla mia mamma. Oppure ad assopirmi, ascoltando il rassicurante rumore della lavastoviglie, che nel dormiveglia diventa fragore di piatti e bicchieri infranti. A farmi compagnia, Il Centro del Mondo (Ligabue!), e, un po' mi vergogno, Un Attimo di Pace (Eros)....Vorrei davvero un attimo così...E poi, bellissimo, una spettacolare lingua letteraria, tendente alla poesia, "Venticinque maniere per morire", Daniele Gorret

Proiezione

E io piango e mi dispero, odi et amo, e non riesco a fare nulla. Ma a te non importa, e per questo nulla vali. e non esisti

mercoledì 11 giugno 2008

Elogio della miopia

4259042_2E va bene, lo confesso. Quando, anni fa, l'oculista ha emesso il verdetto:" occhiali", un po' ho pianto. Ed è una bella scomodità, sopporto poco le lenti a contatto, gli occhiali sono, chissà perchè, sempre sporchi, in questa stagione è un continuo metti e togli con quelli da sole...


Però è bellissimo svegliarsi la mattina e potersi cullare ancora un po' nel dormiveglia, vedendo tutto a puntini. Poi, nell'intimità il "non vederci" auita i timidi, e com'è divertente fingere di sforzare l'occhio buono..

lunedì 9 giugno 2008

Come si chiama? so solo che è un sentimento...

Non è nascondersi, non è vergognarsi. Non è mentire, non è rincorrersi e fuggire, e venire cacciati in malo modo. Non è ingoiare l'amaro dalla bocca, e cancellarlo prima di averlo visto tutto. Non è odiarsi per i nostri errori e in virtù di questi perdonarti sempre, trovarti delle giustificazioni, se sei buio non è per colpa mia. Non è considerarti perfetto per non aprire la strada alla delusione, sarebbe immaturità. Voglio il coraggio di dimenticarti, di ammettere di volerti, nel riconoscere che non esisti. Desiderio di fuga dalla Stranezza, e fuga sia, fino in fondo, ci devo riuscire e ecco, piano piano, fuori dal tunnel, ci sono.


E' sorridere, aspettare. Mordere le labbra riflettendo. Leggere un libro pensando che quella frase potrebbe piacerti. E' sentire che c'è qualcosa, è sognare di un ricordo cercando di contare quelle stelle. E' Pazzia.


E' Tenerezza

domenica 8 giugno 2008

In verità, vi dico

Prima di tutto mi domando, tanto grave a sfondare sarebbe la porta della stanza buia?


La Pazza si dispera, piange sul cadavere del cellulare, e lava i pantaloni sporchi di fango di bosco di serpi.


Sarò seria ora io, e sincera, e spoglia da ermetismo e da ossessione di becchini. La Pazza sogna di parole a pranzo e letture alle cinque. Vuole essere baciata al tramonto e amata al mattino, piano piano, accompagnando l'arrivo del sole quando fuori scroscia la pioggia, e nemmeno questa è una contraddizione.


Poi la Pazza si chiede perchè ci si può invitare al cinema, a cena, a bere il caffè o l'aperitivo, ma non a stringersi forte. Sarà timidezza, galateo, o timore? di rifiuto e di felicità. di silenzio in un secondo. di un attimo di immenso. In fondo al pozzo cerco la vita

In morte del mio telefono

E' una stupidata, lo so bene. Non erano quei messaggi custodi dei ricordi. Leggerli e rileggerli non poteva far tornare quei momenti, fammi sentire lo stesso brivido delle prima volta. Eppure mi dispero, perchè non ci sono più. Anche se alcuni li sapevo a memoria.

venerdì 6 giugno 2008

Cosa cerco, dove vado, cosa voglio,...uff!

Lungi dal proprio ramo,
Povera foglia frale,
Dove vai tu? Dal faggio
Là dov'io nacqui, mi divise il vento.
Esso, tornando, a volo
Dal bosco alla campagna,
Dalla valle mi porta alla montagna.
Seco perpetuamente
Vo pellegrina, e tutto l'altro ignoro.
Vo dove ogni altra cosa,
Dove naturalmente
Va la foglia di rosa,
E la foglia d'alloro.

                                                              (Giacomo Leopardi)

giovedì 5 giugno 2008

5 giugno

La Pazza si agita, minuscola stretta in un banco gigante, e ammette con candore la sua ignoranza sui circuiti, e di nascosto legge di Vitali, di beghine e di fanciulle che pagano anche solo per guardare.


E sogna di scarpe rosse senza caviglie mozzate; timore di parcheggi, rosa di patente e ansia di Maturità.


E ricorda un tavolo marcio sotto le stelle, all'ombra della Becca, e mani gelate sotto una copertina, ma niente cuscino.


E intanto, lo Strano spedisce l'abbonamento al mai più, tra le indifferenti risate della Pazza. E non è contraddizione, non mi serve Freud, ma una comunione di follia

Il Pazzo e la Pazza

Viandante sul mare di nebbia, FriedrichFriedrich22_3      


                                             


Giuditta I, Klimt   


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Nietzsche

"Ma che digmitosa, severa città!...una piccola capitale del Settecento, dove un unico gusto, quello della corte e della noblesse ha imperato su tutto...e i più bei caffè che io abbia mai visto...E la sera il tramonto dai ponti del Po è una cosa stupenda! Al di là del bene e del male!"


"E poi: scorger le Alpi dal centro città! Queste lunghe strade che sembrano condurre in linea retta verso le auguste cime nevose! Aria serena, limpida in modo sublime"


"E com'è bella Torino nelle giornate grige..."


                                                                            F. Nietzsche, Lettere

Influenza

Mi sono portata a casa i vostri compiti e mi è venuta l' influenza! Me l'avete attaccata! Certo che ci mettete il vostro essere in sti compiti! A volte puzzano anche!!!

mercoledì 4 giugno 2008

La Pazza riposa, vaga di notte e sogna al mattino.


Anche Dostoevskij è stato in Siberia, lo zar capriccioso non lo volle morto, e ordinò fosse condannato ai lavori forzati. E sotto gli occhi del povero Fedor, il plotone abbassò i fucili, al sorgere del sole.


E al tramonto si sogna di Pazzi, vomitando serpenti già baciati

martedì 3 giugno 2008

Delitto e eCastigo

Tacchi a spillo e piedi gelati. Gocce giganti e frammenti di ghiaccio rotolano dall'ombrello.


Finirò coll'impazzire davvero, e voi tutti gioendo mi manderete in esilio in Siberia. E lo Strano non sarà la mia Sonja, seduto al mio fianco nelle pause dei lavori forzati. E il Pazzo sarà solo un po', come ieri, il mio Razumichin, ma ci ritroveremo, tra milioni di anni, dannati, sulla riva del fiume, in Siberia. E otto anni non sono poi lunghi                           


E lo Strano si sarà perso in un racconto di Gogol, e farà su è giù, gendarme sulla Neva.


E non ditemi che non capite perchè lo so già, perchè senza i russi è impossibile capire davvero l'uomo, di ieri, di oggi, e di domani

lunedì 2 giugno 2008

Grazie, Alain

Rimanere svegli anche se si vorrebbe dormire, e non lasciarsi soffocare


E smettere di sognare un letto in una stanza che non c'è, in un paese nella nebbia

domenica 1 giugno 2008

Nuovo blog

A chi interessa, ho aperto un nuovo blog di sole foto  http://stelladineveinthecity.spaces.live.com

Proviamo

La Pazza è pazza, non c'è niente da dire, e lei sta bene così e nessuno lo capisce. Sta bene tra la neve, può rimanere ore sul davanzale a osservare la grandine e in montagna non sa stare ferma, la trovate nel bosco quando neanche le vipere osano uscire. Ama stare sola, che non è poi così male, le ha detto un uomo sorridendo sotto i portici di via Po. La Pazza ama i quaderni e i libri impegnativi, potete pensare sia una posa ma lei è davvero innamorata dell'Idiota e vorrebbe che esistesse. La Pazza ha incontrato il Pazzo, e si sono tenuti per mano nel buio dell'estate mentre le stelle scivolavano giù dalle Grandes Murailles. Poi il Pazzo è fuggito, e la Pazza ha incontrato lo Strano. Lo Strano è bellissimo, finto perbenista e finto serio, e ha insegnato la tenerezza alla Pazza, poi è andato via pure lui e la Pazza ha pianto tantissimo, e forse pure questo è perbenismo, non vuole accettare che dopotutto basta il passato e c'è il ricordo, e forse dello Strano non gliene importa poi così tanto. Vorrebbe piuttosto incontrare il Pazzo, a cuore asciutto, e testarne la pazzia. E tutti pensate che la Pazza non stia bene o non sappia esprimersi, dice lo Strano, e sia sempre ubriaca di letteratura, ma lei sta bene così, e che si facciano tutti i fatti loro