mercoledì 13 febbraio 2008

Verdura e uomini

Oggi sono decisamente più serena di ieri.  Quindi vi metterò a conoscenza di questo quesito che mi tormenta. Il mio piatto preferito sono i carciofi. In tutti i modi, al vapore, sulla pizza, ripieni, nel riso; un tortino ai carciofi mi rende felice. Quando un uomo non mi piace, lo trovo insignificante, "bello e basta", lo definisco istintivamente un carciofino. Ora, sto studiando Freud. Quale perversione c'è all'origine di questo mio strano rapporto coi carciofi?

martedì 12 febbraio 2008

Catene

Non mi possono incatenare. Non possono tenermi qui, impedirmi cosa, poi? una settimana di vacanza? e perchè? Di cosa hanno paura? Perchè sono abbastanza grande per sopportare quello che devo, per occuparmi del mio fratellino, e non per prendermi un po' di tempo per me? perchè...                         Hanno paura che mi faccia del male, che un uomo mi deluda..Ma nessuno può più farmi male, nessuno può più deludermi, di nessuno potrò più fidarmi, dopo che mi sono fidata di te.                               Dopo che ho amato il tuo sorriso, il suono della tua voce, le tue gambe toppo lunghe. Il tuo corpo troppo magro, il tuo respiro troppo rumoroso. Perchè hai dovuto presentarti così, perchè mi sei sembrato così perfetto, quando solo con la tua bellezza avresti ottenuto ciò che volevi. E ho amato quel tuo dito che indicava le stelle, quella tua risata silenziosa. Ho amato anche quella tua dolce indifferenza quando con mani troppo piccole cercavo di rubarti l'amore. E quanto sogno di incontrarti per caso, di sfiorarti in silenzio una mano e fuggire via piano, con la lentezza di chi ama davvero, senza motivo, con forza disperata. Incontrami, fatti sfiorare, e sorridimi. E voi, lasciatemi andare. Che sono già abbastanza prigioniera

venerdì 8 febbraio 2008

Stile, e non moda

Chiudo il libro, finisco il caffè. Getto un'occhiata alle ragazze sedute al tavolo accanto al mio, e mi viene da pensare che non sia sciatteria, o peggio vocazione al troieggio, ma ignoranza, mancanza di buon gusto. E allora ringrazio chi mi ha insegnato che le calze a rete non si portano con gli stivali, che chi è seduto dietro di me non deve vedere il mio perizoma. Che gli stivali bassi portati sopra i pantaloni regalano un gran culo anche a un'anoressica. Che lo smalto deve essere applicato sempre perfettamente, meglio una mano pulita che una con le unghie a chiazze. Che se i pantaloni sono troppo lunghi vanno portati con i tacchi a spillo, e non ranfugnati sopra le scarpe da ginnastica. Che le cinture borchiate sono un dettaglio inguardabile, e che non si porta mai più di una collana. Che quando porto la mini, quello davanti non deve vedermi le mutande, ma la linea della gamba


Poi, non si va in montagna coi tacchi a spillo, ma d'estate con bermuda e pedule, non si può cercare sempre di fare la donna fatale, si rischia di essere ridicole; e di inverno ben vengano i moon boot.


Poi, non si deve ridere sguiatamente in pubblico, e si deve cercare di evitare il più possi bile il turpiloquio.


Sono troppa severa? Non credo, sono sempre attenta ma rilassata, a mio agio nella mia spesso sportiva eleganza. Solo, ricerco la "classe". Quella che ti distingue da una comune mortale.


La maggior parte di questi consigli, me li hanno dati degli uomini