giovedì 14 agosto 2008

Il discorso a chi so io...

"Vorrei poterti dare quello che mi manca, vorrei poterti dire quello che non so, vorrei che questa pagina tornasse bianca per scriverci ti amo, Punto".

martedì 12 agosto 2008

Torino bene

R moscia e Golf nuova sotto il culo. Caschetto ben pettinato a nascondere un naso gigantesco. Tacchi a spillo e corteggiamenti fatti di prese in giro moleste, puzzanti di superiorità lontano un chilometro. Parlare di soldi in continuazione, discorsi che fanno capire che vive fuori dal mondo ("se uno di Porta Palazzo mi dice Crocettina mica protesto", e fa bene, sennò si trova un coltello per traverso). Eppure, ce la si porta dietro, sera dopo sera, giorno dopo giorno cercando di convicerla a camminare. Nessuno la sopporta e tutti la sfottono. Eppure esce con noi da anni. Non so perchè

lunedì 11 agosto 2008

Loisir?

Saint Vincent, loisir e santé, ossia Terme e Casino; Torgnon, le pays du soleil, Cervinia e Valtournenche (nessuno slogan). La valle del Cervino, delle Grandes Murailles, boschi verdissimi, marmotte sulla riva del torrente. Ristoranti in veri e propri loci amoeni. Eppure, deserto. Quando il tempo è bello si può camminare fino allo sfinimento o sdraiarsi su rocce calde a prendere il sole. Alla sera si riesce a sopportare il deserto, ci si accontenta della passeggiatina nella via pedonale di Cervinia deserta e della "grolla" calda. Le feste si scartano, l'altra sera alla festa delle stelle musica da nonnetti (infatti ballavano solo i vecchi del paese ), prezzi osceni al banco bar e falò che alle 10 eragià spento. Ma quanto è brutto c'è da impazzire. Nessuna attività possibile tranne la piscina, in palestra di roccia puoi andarci solo se possiedi corde e compagno, sparita la saletta pesi. E si lamentano che il turismo manca, cala di anno in anno. Ma io dico, quando piove non si può far altro che pregare che la giornata passi in fretta, per poter sciare occorre accendere un mutuo, dal salumiere cercano sempre di fregarti sul resto anche se ti conoscono da vent'anni, nessun locale carino, come si fa a voler venire qui se non si ha la casa, e quindi non venire è uno spreco eccetera?. Questo è un posto meraviglioso, ospita una delle cime più affascinanti e purtroppo più pericolose d'Europa, i Valdostani possiedono i mezzi, perchè invece di spennare i turisti non li intrattengono? In modo non demenziale? Ormai, sono sempre di più le persone che dichiarano di venire qui solo per affetto. Io ci vengo per viscerale amore per questa terra, e vorrei vederla più viva.

giovedì 7 agosto 2008

Fango

"....E smettere di lamentarsi, che l'unico pericolo che senti veramente è quello di non riuscire più a sentire niente, il battito di un cuore dentro al petto, la passione che fa crescere un progetto...."


                       ( Jovanotti. Ma per me è qualcun altro che conosco solo io...un bacio. voglia di vederti )

mercoledì 6 agosto 2008

Oleandro

Mi hanno detto che l'oleandro ha in sè un veleno mortale. Pare lo sapessero tutti tranne la sottoscritta. Dovrebbe essere una di quelle scoperte che fanno rabbrividire, che ti fanno scegliere di stare lontana da oleandri per il resto dei tuoi giorni, che se sei bambina e ci giochi poi ti lavi a lungo le mani, perchè non ti succeda nulla. Ma in una mente come la mia, sicura e beffarda, l'idea si è radicata in modo ben diverso. Potrei ammazzare il vicino, offrendogli un bell'infuso. E poi io sono quella che osserva affascinata il mare dalla cima del promontorio, gli alberi uno sotto l'altro nel bosco ripido, i burroni senza palizzata, quella che ama le corse in macchina al buio. Una bella tisana di oleandro potrebbe essere un altro rimedio definitivo. Magari con due biscotti

sabato 2 agosto 2008

Guarda la pioggia...

Fine e noiosa, nel silenzio di un pomeriggio uggioso e in cui sembra impossibile sopravvivere. Fitta e battente, bloccati senza ombrello in una galleria; una bambina la osserva curiosa attraverso la cerata del passeggino. Furiosa, ululante tra gli alberi, rumorosa sul muretto, affascinante dietro i vetri della finestra, dito proteso a raccogliere le gocce. Schizzante sotto le ruote, pozze gigantesche in cui non devi mai mettere i piedi. Temporali violenti, battenti sulla finestrina del sottotetto, lampi spaventosi e stanza illuminata a giorno oltre le tende spesse. Diluvi improvvisi, ritrovarsi bagnati e felici sotto un portone, ridendo della lavata.