giovedì 27 novembre 2008

...Partenza

La valigia aperta e riempita solo a metà sta lì come a ricordarmi che devo scrivere questo post in fretta, tirar giù la tapparella, chiudere questa stanza e andarmene. Intanto osservo delle foto, mentre sistemo delle cose che mi erano sfuggite.E proprio noia osservandole, non più emozione e nostalgia. Solo noia. E mi sento insieme in pace e inquieta. C'è di nuovo qualcosa nell'aria, e forse è qui a Parma, dove sono già successe un sacco di cose nuove

martedì 25 novembre 2008

Stai con me

E ogni tanto mi salta in mente quel pensiero assurdo. Quella richiesta che vorrei farti. Stai con me. Dormi con me, svegliati al mattino con me, con caffè e nutella magicamente già pronti. Imparerò a cucinare, a fare la lavatrice. Fai la doccia mentre io studio sola in cucina. Ti guarderò dormire nelle mie notti insonni, e il mio cure traboccherà di tenrezza. Sarò sempre presente. Perchè mai nessuno ho amato così


Stai con me. E ti vedo scuotere la testa, e addurre migliaia di giustificazioni. Giustificazioni che celano un'orribile verità. Tu non mi vuoi

domenica 23 novembre 2008

Sogno d'una Pazza

Ho sognato il sole che andava a dormire là dietro, dietro quella punta da dove poi risorge. Ho sognato il silenzio di una musica. Il vecchio e il bambino. Ho sognato il calore di un fuoco. Ho sognato i tuoi occhi e le tue labbra. Ho sognato le tue mani, e il tuo respiro. Ho sognato il tuo silenzio, e le mie stanche parole. Ho sognato il freddo della finestra, la solitudine della mia brace. La mia dolce malinconia, la mia timida tenerezza. Quel senso di magia che non tornerà. Ho sognato un'altra musica, la musica della mia speranza. I have a dream.  Ho sognato dei fantasmi intorno a noi.

venerdì 21 novembre 2008

stupore

...era da tanto che non ti vedevo, proprio tanto. Come si fa a stare così lontani dopo essere stati sempre insieme per quattro lunghi anni. Eppure è stato così, qualche mese di disperazione e poi via. Io un po' più via di te, pensavo. Insieme abbiamo visto un sacco di cose. Ti ho prestato libri che mi restituivi intatti. Ti ho ascoltato mentre mi parlavi del tuo mondo lontano, che non conosco. Quante volte, stesa su una panchina, ti ho chiesto "com' è l'Ecuador?". Tra le tue braccia per la prima volta. Lacrime e risate, per cose che conosciamo solo noi. E la tua novità oggi. Le tue parole semplici, il tuo pensiero sereno, che mi suona così strano. La tua cultura diversa. Le mie domande precise, attente, premurose, affilate. Domande che hai scansato. Hai sempre sopportato così poco questa mia capacità indagatoria. E non posso che provare tenerezza per quello che ti sta capitando, anche se in fondo al cuore la domanda sorge spontanea. "E se...?" e la tua risposta non mi delude. Forse ti deluderebbe il mio pensiero, se tu potessi vederlo. Ti guardo bene per vedere se sei cambiato. Come hai osato diventare uomo senza di me. Mi avvicino, e mi stringi un po' più forte del dovuto. E mi allontano di scatto, e vedo il tuo viso di bambino. Non sei cambiato. E sono preoccupata

giovedì 20 novembre 2008

Saggezza

I salmoni risalgono la corrente per migliaia di chilometri con un unico scopo. il SESSO

mercoledì 19 novembre 2008

Gineceo? Gineceo!

Raggi x al posto degli occhi, radiografie a tavola. Fissare sapendo di essere fissate. Guarda quella, con la maglia di Topolino, e quell'altra, come se la tira. Com'è scollata quella lì, ma insomma, stiamo dalle suore! Quella lì, così grassa, ma quanto mangia? Guarda quant'è brutta quella, con quegli occhi sporgenti. E che casino fa quell'altra di notte, al telefono fino alle due, la doccia alle tre. Ha fatto così tanto rumore che pensavo avesse portato un uomo! Ma queste studiano? Stan sempre qua...E sguardi eloquenti e risate irrefrenabili


E il fronte comune contro la suora e le cuoche. E il giallo di un profumo sparito e una chiave nascosta


E risate e descrizioni di uomini, e confidenze chiuse in camera. E la gelosia del proprio privato.


E tutto questo, per me che ho sempre avuto così poche amiche donne (lo so, mancanza di figura paterna, paura del confronto, lo so, lo so) è bellissimo.


E la certezza che ci sarà sempre Laura a cui bussare

martedì 18 novembre 2008

Lì vive il pazzo?

Tanti mi hanno chiesto, in questi anni, se esiste davvero. Non ho mai risposto. è un segreto. Un segreto vecchio come il bosco, come il nodo di rocce e radici che conduce a lei. Non saprei nemmeno spiegare dov'è. Ci si arriva così, guidati dall'istinto. Ne ho paura, sì. Dicono di tutto di quel posto. Perchè è difficile da raggiungere. Dicono che qualcuno sia rotolato a valle nel salire. Ma di quelli che rotolano trovano i corpi. Dicono che là vadano i seguaci di Satana. Per credere a Satana bisogna conoscere Dio. E io non lo conosco. Eppure ne ho una paura strana, silenziosa. La pazza ha paura, lei che vive nel bosco. E allo stesso tempo adora quel posto. Quella casetta piccola e sporca. Perchè da sotto non si vede. E da lì, non si vede nulla intorno. Ma sotto la neve, se sa che lui è lì, non teme il diavolo, e non può cadere. E corre

lunedì 17 novembre 2008

neve

La Pazza cammina tranquilla, in discesa, col giubbotto in mano. I fiocchi di neve perfetti, identici a quello di brillanti che porta al collo, le bagnano il pile, rimanendo un attimo intatti prima di sciogliersi, ma lei non se ne cura. L'aria è più calda, cammina osservando l'impronta dei moon boot e ascoltando il rumore dell'acqua del Marmore, che corre sempre più veloce verso la Dora, sua tomba. Cammina decisa, senza più osservare il bar all'angolo, senza buttar dentro l'occhio. Lo sa chi c'è dentro. Un uomo che senza maschera non esiste, e prova disprezzo per l'anima. Ingoia l'odio e il rancore, e continua a camminare, decisa, e tutti quelli che sussurrando si sono affacciati a fissarla, manco li guarda. Ad un tratto si mette  correre, per nulla goffa, anche coi moon boot. Finita la strada, attraversa il borgo sul sentiero, inciampa tra i legni, tra le pietre, e continua a correre. Attraversa il ponte, e lì si ferma un attimo. La cascata corre anche anche lei verso il Marmore, e verso la tomba. Riprende la sua corsa, decisa, senza più inciampare, leggera. Si arrampica rapida, sulla scala di roccia e radici. Dicono sia un luogo stregato. Ma il pazzo è lì.

pensavo di aver visto tutto....

Regionale delle 18.28 diretto a Bologna Centrale, arriva a Parma alle 21.33. Dopo un po', qualcuno dietro di me comincia a cantare. Canta, canta. Fedra si suicida, Ippolito arrossisce e lui canta. Polibio spiega perchè ha scritto le Storie così e lui canta. Mangio il mio panino e "non cucina in cucina, mi cucina nel letto". Edipo va a Colono, e lui canta. E io sono sempre più nervosa, e non posso spostarmi perchè non c'è altro posto. Potrei ucciderlo. A Fiorenzuola, vado in bagno, e posso vedere in faccia, passando, il mio torturatore. é il capotreno.

sabato 15 novembre 2008

Inizo...

Tardo pomeriggio di metà novembre, in una Cervinia illuminata dal sole tenue della sera. Cervinia di Giuliana Minuzzo e Miuccia Prada. La gente cammina su e giù per la via pedonale, chi con gli sci,chi con la tavola,chi solo per guardare le vetrine scintillanti di questo paese per privilegiati.Famiglie intere si cambiano nel pacheggio del golf, e per un attimo rimangono in mutande devanti ai bagagliai spalancati. ogni tanto qualcuno scivola sul ghiaccio, e atterra malamente sul selciato, tutto bene? e dal Marmore si alza un'aria gelida d'inverno. E si respira un'aria nuova, di attesa di festa, di consapevolezza che la festa è già iniziata. E in un negozio affollato, non pensi ad altro che a te e agli sci, e non c'è niente che può rovinare questa festa, ancora per un po'

Emozione

...é un'esperienza che hai vissuto già molte volte, a cui ti sei avvicinata da bambina, sempre con lo stesso stupore e con la stessa passione. Con gioia, con desiderio, aspirando a quella serenità che solo lui ti sa dare. é un'esperienza comune, un'unione che si ripete con regolarità, spia di un amore senza fine. Eppure ogni volta è come se fosse la prima. Ti manca il respiro appena lo scorgi, e allo stesso tempo la sua vista ti dona aria, vita. Si erge immobile tra gli alberi, i fianchi modelli dalla luce del crepuscolo, la cresta colorata dalla neve. é il Cervino

mercoledì 12 novembre 2008

....

"Per guardare il mondo bisogna avere uno sguardo lucido su di esso. Però nel tempo libero qualche bevutina ci sta"..................

Scelta

Di tanto in tanto, mi chiedo se la nostra sia una scelta. Nostra, mia, perchè non posso pensare di conoscere davvero, così tanto così a fondo, l'anima di qualcun altro. Mi chiedo se davvero ho scelto, se sapevo che questa via che ho intrapreso, la via dei sogni, della poesia, del romanticismo nel senso filosofico - letterario del termine ha un prezzo: la serenità. Le parole cambiano, volano, le persone vanno e vengono, ma la nostra (e dagli!) ansia di qualcosa che non c'è, o che c'è ma non sappiamo trovare, è sempre lì, e non ci dà pace. La ricerca perenne di un attimo di pace, di felicità per il quale siamo disposti a tutto, davvero a tutto. "piangere per sempre amando il ricordo della tua pelle addosso alla mia memoria, in cambio di un solo secondo accanto a te". E l'aspetto positivo è che non conosco il rimpanto, la nostalgia sì, ma il rimpianto no. Tutto ciò che è stato, che è e che sarà ha un senso perchè l'ho voluto io, l'ho desiserato con amore, con la passione che metto in tutto ciò faccio. Sbaglio, in continuazione, ogni giorno, sbaglio con chi amo di più, e perdo pezzi di vita dalle tasche a ogni passo. Ma a quanto sembra, a qualuno sono rimasta nel cuore, e allora posso concedermi delle attenuanti, consapevole che non arriverò mai ad assolvermi. E allora continuo a sognare, a sperare, a scrivere e a volare, e magari non vincerò mai, ma nemmeno mi tradirò. E le parole volano anche adesso mentre scrivo, cambiano in continuazione, e ora il quadro è perfetto, visibile davanti ai miei occhi. E spero non cambi più

Primo bloggheanno

199 post (con questo 200!), 359 commenti, 2 HP. Un anno di lacrime, gioie, aborti di racconti su questo blog. Auguri Blog.... ;)   199?!? ma come faccio ad avere tanto da scrivere??

domenica 9 novembre 2008

rinsavire?

...e se rinsavire vuol dire essere come voi, voi che chiacchierate incessantemente e fingete di non sapere che nessuno vi ascolta, voi che temete l'assenza, che andate in Chiesa la domenica e picchiate le vostre mogli e tradite i vostri mariti, voi che avete paura di vivere davvero per timore dalle falce, e di amare, ma siete così bravi ad essere egoisti nel voler essere amati a tutti i costi, voi che fingete non vi importi di essere stati abbandonati e piangete solo sotto al cuscino, allora preferisco non rinsavire mai. Piuttosto, rimarrò sola nel mio silenzio, amando davvero, donandomi del tutto, e sarò disposta a piangere  per sempre amando il ricordo della tua pelle addosso alla mia memoria in cambio di un solo secondo accanto a te, pensando e vivendo senza paura. E di tanto in tanto spedirò un quaderno a qualcuno...


E i pazzi siete voi...

La mail

Tornando da quell'assurda cena, scalci i tacchi nel corridoio e togliendo gli orecchini troppo pesanti ti siedi a leggere. E leggi quasi serena , con calma, è ciò che ti aspetti, e pensi che non ha capito niente, e anche questo è rasserenante. se capisse non sarebbe lui. Poi arrivi a quell'ultima frase. E chiudi gli occhi, sperando di vederla sparire. Li riapri, c' è ancora. Se ne sta lì, scintillante di perfidia. E vorresti non aver mai aperto quella mail.  Ti ritrovi a singhiozzare come un animale ferito lì, seduta alla scrivania, spogliata da ogni dignità. L'amico di sempre si affaccia piano dal corridoio, scalzo e già senza cravatta, capisce e sparisce in un lampo sotto la doccia. Meno male. Vai in bagno e anneghi il tuo dolore nel lavandino, ti vedi riflessa, sembri una puttana da film di serie B, righe nere colano lungo agli occhi, mentre dalla mano dove hai piantato le unghie cola una goccia di sangue. Ti siedi al buio in salone, cercando mentalmente un conforto. E lo trovi solo lì, tra le sue braccia. E ti scuoti, fuggi dal pensiero, perchè lui, così come lo vedi tu, non esiste. E forse era meglio covare l'illusione. Ti giri nel letto senza pace, sai che dall'altra stanza ti ascolta in silenzio, ed è impotente di fronte al tuo dolore, e provi pena per lui. Piano piano ti addormenti, il principe azzurro si è pentito, e tue giaci tra le sue braccia, stupidella.


Poi arriva l'alba, come sempre. E senti il profumo del caffè, della marmellata. E c'è il sole. Dopotutto, non era così importante

venerdì 7 novembre 2008

FS, lavorate!

"Sciopero del personale dalle ore 21 di domenica 9 alle ore 21 di lunedì 10". E già, perchè noi non abbiamo niente da fare. Cosa devo fare, partire domenica nel primo pomeriggio, e sacrificare mezza giornata con la mia famiglia per i comodi loro? O partire domenica sera, col rischio che il mio treno venga soppresso? e poi quando vado a...); Parma, martedì mattina alle 6 ? Non voglio rischiare. Il giorno PRIMA dello sciopero di venerdì 17 ho rischiato di rimanere per strada, da Milano partiva solo più l'Eurostar (che strano, un treno da 23 euro me lo fate prendere, uno da 9 no....coincidenze, perchè penso così male chissà cosa succede se parto due ore e mezza prima dell'ora di inizio.


I treni fanno schifo. Lerci. non hanno ancora inventato un modo per sistemare i bagagli non 20 metri sopra le teste delle gente...lo vogliono capire che le persone normali non ci arrivano? Se mi lusso una spalla o uccido una vecchietta con una valigiata in testa mi rimborsano? Ore ore di ritardo, guasti al treno, alla linea....scioperate dopo, ora lavorate. Non dobbiamo sentirci nervosi già prima di partire....Dai!


Se arriva in ritardo a Torino che arriva da Bari...ci può stare. Ma che un Intercity Plus (14 euro di treno da Milano a Parma) riesca ad accumulare 15 minuti di ritardo fermandosi solo a Piacenza non è normale!


Fatemi PARTIRE. Non è uno sfizio, una necessità.

mercoledì 5 novembre 2008

Di me hanno detto... (uomini)

"Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata" (f.e)


"Sei la sorella migliore del mondo, e la più paffosa" (f.c.)


"Sei ciò che ho di più bello" (papà)


"La pazza è una pazza, non c'è che dire, legge Tolstoj all'imbrunire, inciampa tra i rospi, bacia serpenti, arde sul rogo in piazza dei venti" (a.l.)


"Sei una ragazza fantastica" (ste "della mamma")


"Mi piace la sensazione di giovinezza che mi dai......cerca di crescere, bambina.....sei una donna" (m.b.)

Follia

...e non ne sai nulla, assolutamente nulla, non sai come stanno le cose, proprio non lo sai. Eppure sei così gelosa che la uccideresti subito, all'istante, tu di solito così tranquilla

martedì 4 novembre 2008

...grazie...

..vediamo un po'...delle volte per un bel post vorrei descrivere la situazione in cui mi trovo mentre raduno le idee...Sono in una sala internet minuscola, col pc sulle ginocchia, quella di fianco continua a sporgersi per vedere cosa scrivo...ANTONELLA FATTI I CAZZI TUOI. missione compiuta


Trovare i miei post ospitati da un'altra parte mi riempie di orgoglio, di quella tenue serenità che si prova quando si sa di essere stati capiti, almeno per un pezzo, per l'altro posso essere convinta che il mio Pazzo, lo zingaro, abbia capito e a quel punto è uguale. Perchè non ci sono più confini, non ci sono più né porte né corpi, le parole volano in Internet direttamente dal terminale del cervello. E la comunicazione è diretta, felice. perfetta. Ed è affascinante, confortante quando serve, appagante. E non so cosa c'è di più....(qui serve un aggettivo, che non trovo)

Lo zingaro

Guardatevi dallo zingaro, che ha occhi da innamorato, cuore da eroe e anima da poeta. Esistono più di diecimila lacci per la sua anima errante

lunedì 3 novembre 2008

Passa il tempo, passano le ore

Passa il tempo, passano le ore, per chi non teme la morte e canta l'amore.


Passa il tempo, passano le ore per loro che si telefonavano, lei sul treno lui sul marciapiede, parlando sinceri d'amore


Passa il tempo, passano le ore per lei che ricorda una notte e un aperitivo di sesso, immemore ormai di un momento d'amore.


Non passa il tempo, non passano le ore, per l'eroe che canta la morte d'amore

...espaces...

...è proprio bravo, non c'è niente da fare. Ti porta in un mondo che conosci in un respiro, e se non lo conosci puoi inventarlo come ti pare, tanto non contesterà mai, anzi. Qualche volta ti rimane qualcosa tra lo stomaco e la gola, e non è per traverso. Bisognerebbe fare il copia incolla, prima che lui cambi e quelle parole che tanto ti sono piaciute volino via...