La cattedrale sommersa

Piove su Torino. Piove sul balconcino, piove nel Po. Piove sul mio telefono che non vuole suonare, su un messaggio che non arriva. Sulla dolcezza del ricordo. Sul desiderio di assaporare ancora un bacio, di essere stretta con tenerezza, di essere viva. Piove e tutto dorme, e mi piace crogiolarmi così. A far da sottofondo alla mia dolcissima malinconia stasera, "La cattedrale sommersa", Debussy, ancora. E Seneca

I Claude

Le ninfee di Monet accompagnate dalle "Images" di Debussy.                            Per uno occhio sull'Assoluto

Cataloghi

Sono tornata, dopo settimane di silenzio, causate da problemi tecnici non ancora del tutto risolti.  Sul tavolo della cucina giacciono cataloghi di ogni dove, villaggi vari. Posti troppo caldi per me, troppo mare, troppo sole. A me basterebbe una sdraio nel prato di quel ristorante, l'erba sotto i piedi nudi. Oppure, perchè no, un viaggio a piedi

Ai polsi, alle dita

Dita lunghe, sottili, una mano scura attorno a un guinzaglio giallo. Al polso, un bracciale rosso e blu, figlio di uno scherzo a una fiera. La stessa mano sul volante, sul mio viso di sfuggita, a reggere gli sci. E' la mano di un amico. Una mano sincera, che dona forza e fiducia, una mano che continua a guidare nonostante i molti litigi, i dissapori. Una mano piccola e bianca, due bracciali d'oro riposano quieti, sostituiti di tanto in tanto da uno più grande, con delle perle, un regalo per i miei 18 anni. Mano che vuole ancora essere guidata, solo un po', me la cavo bene da sola, e sono gioiosa nel percepire la vostra affettuosa pressione sul polso. Un' altra mano, l'amore dietro un messaggio, un anello all'anulare. Ti sta scomodo, ma dietro c'è una persona.                                                                                                  E ormai la mia serenità, la mia dolcezza, la mia autostima hanno trovato casa, in un bracciale ancora timido e trasparente al polso di un altro uomo, in un altro mondo.