L'uomo,altissimo, stava in piedi, immobile, contro sole. La bambina gli stava di fronte, sorridendo dolcemente, frugandolo con gli occhi. Sorrise amaro l'uomo "tu non conosci il peso del mio fardello"; ancora sorrideva la bambina "lo conosco". Rise forte l'uomo, una risata che sapeva di scherno, di amarezza, di paura e di dolore. Gli disse lei "il mio fardello l'ho posato per terra, contro le porte della notte, perchè non ci disturbasse. Tu usi il tuo per difenderti, per creare un muro, forse non lo conosco, ma avverto bene il suo peso." L'uomo allora smise di ridere, e con un sospiro attirò a sè la bambina. Poi, lei affrontò da sola il prato in salita, e lui intraprese la strada verso casa. Ancora non l'ha percorsa tutta. Ma se guardate bene, sono ancora lì, stretti contro sole, incapaci di capirsi, l'uomo e la bambina
Imuri dell'incomprensione spesso sono alti.
RispondiEliminaAspetto notizie sui tuoi manoscritti.
Buona serata, Fino
Ciao Giulia, la vita è cosi strana che uno non sempre riesce a fare cio che vuole. Poi quando uno lo ottiene magari non si accontenta..Io fossi in Tè rittenterei... Sarebbe un successo..
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