giovedì 29 maggio 2008

Lui

  027_3Eccolo qui, il Cervino. Non sapete quanto mi manca, quante foto sue ho nei cassetti, nel cellulare, negli album, nel computer. E' molto più di una montagna, è sempre diverso, ed è sempre casa


"Quando guardiamo una montagna che ci è familiare, certi istanti sono irripetibili. Basta una luce particolare, una data temperatura, il vento, la stagione. Potremmo vivere sette vite e non rivedere mai più la montagna come la stiamo vedendo in quel momento; il suo volto è specifico come uno sguardo fugace scambiato attorno al tavolo di colazione. Una montagna occupa sempre il medesimo posto, e la si può quasi considerare immortale, ma chi la conosce bene sa che non si ripete mai. La sua è una scala temporale diversa dalla nostra"    (John Berger)

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